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Orlando cede già ai giudici: "Possibili modifiche sulle ferie"

Serrata delle toghe contro la proposta di ridorre le ferie da 45 a 30 giorni. Il Guardasigilli disposto a trattare

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando tentenna e sembra già abbozzare un passo indietro. "Ho dato anche una disponibilità a riconoscere una specificità che riguarda la magistratura e da questo confronto potrà venire fuori qualcosa che si può anche tradurre in un emendamento". A scaldare gli animi è l'ipotesi di una riduzione delle ferie dei magistrati, norma contenuta nel decreto legge sullo smaltimento dell'arretrato civile. E, a margine di un dibattito che si è tenuto alla Festa dell'Unità di Firenze, il Guardasigilli ha aperto a modifiche della riforma della giustizia.

Nei giorni scorsi, in occasione di un confronto con l'Associazione nazionale magistrati (Anm), Orlando ha spiegato che il governo chiede alle toghe di compredere che è necessario che "compiano tutti un sacrificio in questo momento". Nel testo del decreto legge, ora al vaglio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le ferie dei magistrati vengono ridotte da 45 a 30 giorni. Non solo: il pacchetto prevede anche il dimezzamento dei termini di sospensione feriale durante i quali tribunali e procure lavorano a regime ridotto, assicurando le urgenze e sospendendo l'attività ordinaria: il periodo passa dall'attuale 1 agosto-15 settembre al 3-31 agosto. Attraverso una disposizione transitoria, le misure scattano già a partire dal 2015.

"L'arretrato civile si riduce con tanti interventi contemporaneamente - aveva detto Orlando nei giorni scorsi - ma anche il taglio delle ferie può contribuire: in un momento in cui si chiede un salto a tutta la pubblica amministrazione, la magistratura, che ha una sua peculiarità, credo possa dare una disponibilità, ripristinando il confronto". E proprio ieri il Guardasigilli aveva tuttavia fatto presente che il cuore della riforma "non è la questione relativa alle ferie dei magistrati, che non risolverà da sola il problema della Giustizia. E' una richiesta che però non deve essere presa come una sorta di aggressione o lesa maestà. Rifiuto l'idea per cui questo singolo provvedimento sia quello risolutivo. E' una discussione che va affrontata in modo più laico".

Nel sito del governo "Passo dopo passo" è spiegato che potranno arrivare al massimo a trenta giorni le ferie dei giudici, oggi pari a 45 giorni. Un'infografica dal titolo "Meno Ferie ai magistrati: giustizia più veloce" spiega che i tribunali saranno chiusi dal 6 al 31 agosto, anziché dal primo agosto al 15 settembre. In grande evidenza il numero delle cause pendenti (5,2 milioni) e il tempo medio per una sentenza civile di primo grado (945 giorni).

A giustificazione dell'intervento taglia-ferie, sul sito voluto da Matteo Renzi si evidenziano i tempi più rapidi della giustizia civile in due Paesi europei: in Francia per arrivare a una sentenza di primo grado occorrono mediamente 350 giorni; in Germania basta ancora meno, 300 giorni, meno di un terzo del tempo impiegato invece in Italia.

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