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Ospedali strapieni in Inghilterra Migliaia di pazienti dimessi di notte

Tagli e posti letto insufficienti, pagano gli anziani e i poveri

Ospedali strapieni in Inghilterra Migliaia di pazienti dimessi di notte

Londra - Ospedali strapieni, pronto soccorso intasati, migliaia di persone rimandate a casa nel bel mezzo della notte o alle prime luci dell'alba. La sanità pubblica britannica è al capolinea. Da quando quattro anni fa, un'inchiesta indipendente del Times aveva lanciato l'allarme, nulla sembra essere stato fatto e la situazione ora è divenuta insostenibile. Le cifre parlano da sole. Dal 2012 ad oggi gli ospedali inglesi hanno dimesso durante la notte almeno un milione di persone nonostante questa pratica sia da tempo considerata particolarmente pericolosa soprattutto per i pazienti anziani. Le autorità ospedaliere hanno spesso scoraggiato la procedura, tuttavia in un anno le dimissioni avvenute tra le 11 di sera e le 6 del mattino sono salite da 20 a 25 mila.

Tra i pazienti rimandati a casa anche moltissimi casi di demenza senile alcuni dei quali si sono poi conclusi tragicamente. È il caso di una signora di ottant'anni dimessa in fretta e furia per liberare un letto che serviva ad accogliere un paziente considerato più urgente e che è morta poco dopo l'uscita dall'ospedale. Indossava un pigiama troppo leggero per una notte così fredda e aveva con sé i medicinali destinati ad un altro paziente. Un'altra donna di 88 anni è stata rimandata nella sua abitazione priva di riscaldamento, con indosso soltanto un pigiama da uomo alle due del mattino. Dopo decine di articoli pubblicati dai media nazionali e sotto la pressione politica dell'opposizione, ieri Downing Street ha confermato di aver concesso alle autorità locali il potere di aumentare le tasse per finanziare servizi per gli anziani più efficienti, ammettendo pubblicamente che alcune aree sono particolarmente a rischio. I tagli precedentemente effettuati ai servizi di assistenza pubblica hanno infatti finito per pesare sugli ospedali dove finiscono «parcheggiati» tutti coloro che una volta terminata la cura ospedaliera non possono tornare a casa perché nessuno si occupa di loro e perché non possono permettersi di pagare un'assistenza domiciliare privata.

Ieri il ministro alla Sanità Jeremy Hunt ha detto che la gente deve iniziare a risparmiare di più per affrontare in futuro problemi gravi come la demenza. E Simons Stevens, capo del servizio sanitario inglese, ha richiesto un finanziamento extra immediato spiegando che la crisi ospedaliera è sotto gli occhi di tutti. In una notte possono venir dimesse anche 700 persone, tra cui molti anziani. Il ministro ombra alla Sanità, Jonathan Ashworth, da la colpa a «sei anni di tagli selvaggi che hanno ridotto gli ospedali in condizioni disastrose lasciando poche opzioni a medici e infermieri». «Molto spesso - ha detto Ashworth - l'unica cosa da fare per liberare un letto è quella di dimettere un paziente anche nelle ore notturne». E Jeremy Hughes, presidente dell'Alzheimer Society, ha raccontato di un caso in cui una signora è stata lasciata al mattino presto, al freddo, di fronte alla porta chiusa della sua casa di cura.

«Queste cose non dovrebbero e non possono più accadere», ha commentato.

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