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"I fiori? Ma per favore...". La Gruber s'infuria sul gesto di La Russa

Il mazzo di fiori offerto dal senatore Fdi alla Segre? Solo "buona educazione". La Gruber s'infervora con chi aveva attribuito un valore positivo al gesto del nuovo presidente del Senato

"I fiori? Ma per favore...". La Gruber s'infuria sul gesto di La Russa

Un gesto dal forte significato simbolico, ma non per Lilli Gruber. Il mazzo di fiori offerto da Ignazio La Russa a Liliana Segre nell'ideale passaggio di testimone alla presidenza del Senato, per la giornalista di La7 non era altro che un semplice gesto di buona educazione. Nulla di più. Guai a sostenere il contrario e a sottolineare anche la sola forza figurativa di quell'immagine: ieri sera, negli studi di Otto e Mezzo, qualcuno aveva timidamente provato a farlo e la padrona di casa non l'ha presa affatto bene. Anzi, si è letteralmente infervorata.

Lo sfogo della Gruber

Nel programma di La7, il tentativo di attribuire una connotazione positiva a quel gesto cortese è stato immediatamente stroncato dalla conduttrice. "Adesso però devo dire io qualcosa!", ha esclamato Lilli, visibilmente stizzita. "Ma scusate, mi sembra un gesto di buona educazione. Ma che mazzo di fiori alla Segre! Sarebbe un simbolo di pacificazione che il nuovo presidente del Senato porti un mazzo porti un mazzo di fiori a una signora di 92 anni, senatrice a vita? No, ma per favore!", ha affermato con tono accalorato la conduttrice, respingendo qualsiasi diversa interpretazione.

La gestualità e gli apprezzamenti

Certo, al di là del fatto che quel bouquet fosse già stato predisposto secondo il cerimoniale, l'immagine di quella stretta di mano e di quei sorrisi era sembrata tutt'altro che formale. La gestualità, infatti, rivelano molto delle intenzioni di chi la compie. Peraltro, La Russa aveva esplicitato anche verbalmente il proprio apprezzamento per la senatrice a vita che lo aveva temporaneamente preceduto all'avvio della legislatura. "Voglio ringraziare la presidente morale del Senato, la senatrice Segre. Non c'è una sola parola che non abbia meritato il mio applauso", aveva affermato l'esponente Fdi nel proprio discorso.

Ma niente da fare, per Lilli Gruber anche quello non bastava. A chi le faceva presente che La Russa avesse condiviso tutto della Segre, anche i richiami all'antifascismo, la conduttrice ha replicato seccata: "No, la parola fascismo e antifascismo non l'abbiamo sentita nel discorso di La Russa".

Una simile ruvidezza nei confronti del neoeletto presidente, sempre su La7, l'avrebbe sfoggiata Corrado Formigli poco più tardi: "Con tutti i senatori che c'erano a Palazzo Madama, proprio Ignazio Maria Benito La Russa dovevate eleggere?".

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