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Il Pakistan: "Abbattuti due aerei indiani"

Rappresaglia di Islamabad, pilota catturato. Convocato il comando delle forze nucleari

Il Pakistan: "Abbattuti due aerei indiani"

Mortali duelli aerei nei cieli di India e Pakistan con due caccia abbattuti. Il primo ministro di Islamabad che convoca il comando delle forze nucleari. Per la prima volta dalla guerra del 1971 i caccia indiani e pachistani hanno violato lo spazio aereo della nazione nemica. Inutile la presenza di osservatori dell'Onu lungo la linea di demarcazione compresi due militari italiani.

L'escalation fra India e Pakistan nella regione divisa e contesa del Kashmir ha raggiunto il suo apice ieri mattina. Caccia pachistani hanno violato lo spazio aereo indiano ingaggiando uno scontro nei cieli. Il governo di Islamabad ha annunciato di avere abbattuto due velivoli indiani e catturato un pilota. New Delhi ammette la perdita di un Mig 21, ma sostiene di avere distrutto un jet pachistano. I resti di un caccia indiano schiantato al suolo nell'Azad Kashmir, la parte sotto controllo pachistana, ancora in fiamme sono stati ripresi con un telefonino. Attorno dei civili esultano per l'abbattimento. Più tardi è saltato fuori un altro video che fa vedere un pilota indiano in tenuta di volo, leggermente ferito, ma in piedi e con le mani legate. L'ufficiale, che fornisce il nome, il grado di capitano ed il numero di matricola si rifiuta di rispondere ad altre domande. Poi chiede dell'acqua. Un secondo video lo mostra seduto e più rilassato, che sorseggia del tè offerto dai pachistani. Il pilota catturato, dopo essersi lanciato con il paracadute, racconta di essere sposato e parla brevemente della famiglia.

Il primo ministro di Islamabad, Imran Khan, ha spiegato che l'infiltrazione aerea nei cieli indiani era «intesa solo a far capire che se possono entrare nel nostro paese, noi possiamo fare lo stesso». Il riferimento è al bombardamento aereo indiano nel Kashmir pachistano di un sospetto campo di addestramento di terroristi islamici avvenuto la notte prima. Il raid è stato lanciato come rappresaglia per l'attacco di un kamikaze del gruppo estremista Jaish-e-Mohammad, che il 14 febbraio ha ucciso 40 paramilitari indiani nella parte del Kashmir controllato da New Delhi. Islamabad nega, ma i separatisti islamici sono appoggiati dal Pakistan.

I due paesi hanno già combattuto tre guerre dalla spartizione seguita alla decolonizzazione britannica. Due per il Kashmir e l'ultima del 1999 li ha portati sull'orlo di un conflitto nucleare. New Delhi ed Islamabad possono contare su almeno 100 testate atomiche nei loro arsenali. Il premier Khan ha convocato il comando strategico nucleare invitando subito dopo New Delhi a sedersi attorno ad un tavolo. «Chiedo all'India: con le armi che ha e le armi che abbiamo, possiamo davvero permetterci un errore di calcolo? - ha dichiarato Khan, ex stella del cricket - Se c'è un'escalation di questo tipo, non sarà più sotto il mio controllo o di quello di Modi». Narendra Modi è il primo ministro nazionalista indiano in piena campagna elettorale. Anche il ministro degli Estri di New Delhi ha stemperato i toni sostenendo che «l'India non vuole un'ulteriore escalation».

Sul terreno la situazione è più complicata. La cinquantina di osservatori dell'Onu, compresi due militare italiani, lungo la linea di demarcazione fra i paesi nemici, non servono a nulla. Prima ancora dell'ultimo duello aereo le artiglierie indiane e pachistane si sono date battaglia.

I civili sono scappati nei bunker e Safi, un abitante del Kashmir indiano sotto le bombe ha fotografato perfettamente la situazione: «È come se fosse iniziata una guerra».

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