Cronache

La paranza dei ragazzini Trenta minorenni terrorizzano la movida

Tre passanti aggrediti con calci e pugni nelle vie del centro: «Sembravano impazziti»

La paranza dei ragazzini Trenta minorenni terrorizzano la movida

Baby gang ancora in azione a Napoli.

Sabato notte tre giovani sono stati pestati senza alcun motivo da un'orda impazzita di ragazzini. Una scena che ricorda da vicino la violenza quotidiana nella favelas di Rio de Janeiro, se non fosse per il fatto che il branco ha agito tra la folla di vicolo dei Carrozzieri, in zona Monteoliveto, nel cuore delle strade della movida partenopea.

Le vittime, che vengono dalla provincia, hanno 23, 21 e 20 anni. Erano semplici passanti, non avevano nulla a che fare con i facinorosi, e sono finiti tutti in ospedale, colpevoli solo di aver incrociato il gruppo. Alla polizia, che li ha sentiti subito dopo il pestaggio, hanno raccontato che i bulli li hanno prima offesi, senza motivo, poi sono passati dalle parole grosse alle botte. «Erano una trentina - hanno detto una volta dimessi agli investigatori - sembravano impazziti. Ci hanno prima aggrediti verbalmente poi sono passati all'azione: ci hanno accerchiato e presi a calci e pugni. Non sappiamo perché ma se la sono presi con noi».

Due dei feriti sono stati medicati nell'ospedale del Mare, il terzo al Cardarelli. Poi sono stati dimessi. Il ventenne, che ha riportato contusioni al torace e al fianco, se la caverà in due settimane. Gli altri amici, invece, hanno avuto sette e dieci giorni di prognosi per lieve trauma cranico e trauma facciale.

Alla polizia i tre non sono riusciti a fornire una descrizione degli aggressori, ma hanno parlato di una trentina di ragazzotti, tra i quattordici e i diciotto anni. Gli investigatori stanno cercando di recuperare immagini degli impianti di videosorveglianza nell'area del pestaggio per riuscire a risalire alla babygang.

E sempre l'altra notte alle 23 in piazza Vanvitelli, nel cuore del quartiere residenziale del Vomero, all'altezza della fermata della metropolitana un minorenne ha sparato diverse volte in aria a salve. Poi, insieme ad altri quattro ragazzi, è fuggito in metropolitana e ha fatto perdere le sue tracce.

Il problema baby gang a Napoli è ormai un'emergenza. Non passa giorno senza che le cronache non riportino episodi drammatici. Una settimana fa una quindici di ragazzi ha avvicinato e aggredito un diciassettenne a Melito, nei pressi di Via Madonnelle. La vittima ha chiesto aiuto al padre, che ha denunciato quanto accaduto ai carabinieri.

Il 9 maggio la stessa sorte era toccata a un ventunenne nella centralissima piazza Dante. Il ragazzo, figlio di un medico napoletano e di una russa, era stato malmenato senza motivo da un gruppo di sconosciuti minorenni. Lo avevano avvicinando gridandogli: «Che ti guardi?». Ma era una scusa per pestarlo a sangue.

Il ventunenne, finito in ospedale per un trauma cranico, ferite, ematomi e contusioni in varie parti del corpo, tra cui un ematoma al collo per la stretta violenta, non conosceva chi e perché lo ha ridotto così.

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