Politica

Parigi licenzia il meteorologo anti ecoballe

«La variabilità ciclica del clima non ci consente di stabilire se il ritmo naturale porterà tendenzialmente verso un abbassamento, una stagnazione o un innalzamento delle temperature medie globali». Così Philippe Verdier, capo del servizio meteorologico della tv francese, nel suo saggio Climat investigation (Ed. Ring, 2015). E continua: «Siamo ostaggio di uno scandalo planetario, una macchina da guerra impegnata a mantenerci in uno stato di paura. Dietro a questo sistema ci sono scienziati manipolati, politicizzati, corrotti; a questo si aggiungono politici asserviti alla loro immagine e la loro sete di potere, media miopi che si infervorano e censurano sulla base degli ordini dei propri azionisti, Ong vendute e seguaci di religioni in cerca di nuovi credo». Imbavagliato. Rimosso. Licenziato.

Ah, la France , la France . Figlia della rivoluzione, culla del trionfo della liberté , della fraternité e pure della egalité . Luogo di rifugio dei rifugiati politici, scappati da dove (...)

(...) non v'è libertà, fraternità e uguaglianza. Quante speranze riposte su la France ! Luogo ove, quanto a egalité , niente da dire: il pensiero unico, uguale per tutti, è garantito per legge. Anzi, è imposto dalla legge: chi avendo un lavoro non s'uniforma al pensiero unico (viva la liberté ), è licenziato in tronco (viva la fraternité ). Non oso pensare cosa succeda a chi, non avendo recepito il pensiero unico, il lavoro non l'ha.

Il meteorologo della tv di Stato (la tv-di-Stato è già tutto un programma, meritevole di articolo a parte) è stato con fraternité messo alla porta e sollevato dal proprio incarico perché ha detto cose che non aveva la liberté di dire. Una pericolosa voce fuori dal coro che ha fatto sommessamente notare che il re è nudo. Sarà forse che nella république française di re non si può proprio parlare, sarà forse che se ne parli rischi la ghigliottina, onde per cui se ne hai parlato e sei stato appena licenziato devi solo che ringraziare, sta di fatto che per aver detto che questa del riscaldamento globale è una bufala con la B maiuscola, monsieur Verdier non può più leggere le previsioni del tempo alla tv pubblica francese. Negazionista.

Cominciano a farmi simpatia tutti i negazionisti, qualunque cosa essi vogliano negare. Voglio potermi divertire a negare che il comunista Pol Pot ha ammazzato un paio di milioni di persone, che le Brigate rosse siano state pericolosi criminali e che il nucleare è la prima fonte d'energia elettrica in Europa. Voglio divertirmi a negare che la Resistenza, il Sessantotto o i verdi abbiano portato alcunché di buono all'umanità. Ma la grande domanda che mi rimane senza risposta è: perché, se nego le prime cose che ho detto nessun guerrafondaio mi tocca, ma se m'azzardo a negare le seconde i pacifisti mi menano?

In Francia si stanno apprestando ad accogliere la 21ª Conferenza-delle-Parti (Cop). Benedetta anche da Papa Francesco nella Sua ultima enciclica, la Cop si propone di far raggiungere un accordo tra le potenze del mondo sulla questione del riscaldamento globale. Ora, vorrei attirare la vostra attenzione sul numero 21: questi qui si sono già riuniti venti volte con lo stesso intento. Il che significa che hanno fallito venti volte.

Nel 2000 ci fu la Cop6 all'Aia, e in quell'occasione ebbi a scrivere proprio su queste pagine che sarebbe stata un fallimento, per ragioni che ritenevo ovvie. Nessuno mi licenziò, ma ce ne dissero (a me e al Giornale ) di tutti i colori. Quattordici fallimenti dopo quello, previsto, dell'Aia, servirà il viatico del Papa al successo del 21° tentativo? Io scommetto di no. Cento a uno. Piuttosto è più probabile che servirà, come a ogni viatico si addice, a condurre il cadavere definitivamente nell'aldilà. E questo per almeno due ragioni: innanzitutto, perché il riscaldamento globale indotto dall'uomo non esiste, e sopra ogni liberté , fraternité ed egalité , è la verité - che è quella che ha detto il negazionista Verdier - che finisce con l'avere il sopravvento.

Secondo, perché, in ordine al riscaldamento globale, temo che il Santissimo Padre sia stato consigliato dal diavolo.

Nessuna meraviglia, non sarebbe la prima volta che accade: accadde a Papa Urbano, quando accusò Galileo di negazionismo e l'obbligò a sottoscrivere l'atto di abiura.

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