Politica

"Il parlamento deve chiarire ​se il velo integrale è vietato o no"

Il procuratore di Venezia, Carlo Nordio, sul niqab: "Se vi è tolleranza è perché non si ha il coraggio di applicarlo per ragioni politiche"

"Il parlamento deve chiarire ​se il velo integrale è vietato o no"

"Il niqab (il velo islamico integrale, ndr) è proibito dal Testo unico di pubblica sicurezza". Carlo Nordio, procuratore aggiunto a Venezia, lo mette subito in chiaro senza girarci troppo attorno. E, in una intervista a Libero, spiega come mai in Italia, nonostante la legge, si vedano sempre più spesso donne completamente velate. "Se vi è tolleranza - spiega - è perché non si ha il coraggio di applicarlo per ragioni politiche". E questo perché l'Occidente ha troppi sensi di colpa. "Non dobbiamo dimenticare la nostra identità culturale - avverte il magistrato - e l'orgoglio di appartenere alla civiltà occidentale fondata sul giudaismo, il cristianesimo e l'illuminismo".

L'Occidente si piega all'islam. Lo fa sempre. Teme sempre di essere accusato di razzismo. "Da un lato (l'Occidente, ndr) si sente responsabile delle conseguenze dell'imperialismo di fine Otticento - spiega Nordio - e dall'altro è segnato da quanto accaduto durante la Seconda guerra mondiale in Germania e in Italia". Così succede che leggi come il divieto di indossare il velo integrale non vengano mai fatte rispettare. "La cosa migliore - propone il procuratore di Venezia - sarebbe che il parlamento legiferasse in maniera esplicita dando indicazioni chiare se il velo delle donne islamiche è escluso da questo divieto". Per Nordio i "sensi di colpa" dell'Occidente non dovrebbero farci dimenticare la nostra identità culturale che "consiste nell'orgoglio di appartenere alla civiltà occidentale, fondata sul giudaismo, sul cristianesimo e sull'illuminismo".

"Il futuro di una nazione - mette in chiaro - il futuro di una nazione sta nel suo passato".

Commenti