Politica

Passaporto agli altoatesini, Moavero non va a Vienna

E il cancelliere Kurz si sintonizza con Macron: «I Paesi di primo arrivo gestiscano gli sbarchi»

Nuove tensioni tra Austria e Italia. Il ministro degli Esteri italiano declina un invito a Vienna per sottolineare il dissenso sulla questione del doppio passaporto agli altoatesini di lingua tedesca, mentre il Cancelliere austriaco s'intende col presidente francese su aspetti della politica migratoria che possono solo irritare il governo di Roma.

Proprio alla vigilia del vertice informale europeo di Salisburgo, in cui domani e giovedì si discuterà in primo luogo di temi divisivi come quello delle migrazioni, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz vola a Parigi in cerca di sostegno a una linea - quella di Vienna, appunto, che gestisce la presidenza semestrale di turno dell'Ue - che vuol essere sì vicina ai Paesi che cercano di tenere chiuse le loro porte, ma anche non essere considerata sovrapponibile con quelle ungherese, polacca e in certi ambiti anche italiana.

Ecco dunque che ieri all'Eliseo Kurz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno trovato punti di compromesso soprattutto sulla questione migratoria. Un compromesso che suona sgradito alle orecchie di Palazzo Chigi e soprattutto del Viminale. Questo perché il cancelliere austriaco, che a Vienna è alleato con la destra sovranista dell'Fpö ed è considerato pontiere politico del blocco di Visegrad a Bruxelles e amico sicuro di un governo come quello italiano, a Parigi ha fatto proprie - magari per ragioni tattiche - alcune posizioni di un Macron che ha ben altri orientamenti. «I Paesi europei di primo arrivo hanno effettivamente bisogno della solidarietà europea, ma in cambio devono accettare l'aiuto europeo per gestire gli arrivi», ha detto Kurz da Parigi. E quasi a compensare lo sforzo fatto dal leader viennese per venirgli incontro, Macron ha concordato sulla necessità di esercitare «un miglior controllo sugli arrivi e una maggior protezione dei nostri confini», ma a condizione che ciò avvenga «nel rispetto dei nostri valori».

E a confermare il momento poco sintonico nelle relazioni tra Italia e Austria, si aggiunge la notizia della rinuncia, annunciata dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi, ad accettare l'invito a Vienna della collega Karin Kneissl per uno dei periodici incontri bilaterali. Il rifiuto è motivato dall'intenzione mai smentita del governo Kurz di concedere ai cittadini italiani dell'Alto Adige di lingua tedesca e ladina il passaporto austriaco. Un'iniziativa - recita una nota del nostro ministero degli Esteri con cui è difficile non concordare - che «incrina il clima di serenità e fiducia reciproca». E proprio oggi il premier Conte riceverà invece Kurz a Palazzo Chigi.

RFab

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