Politica

Passera si ricandida: "Sono l'unica opposizione"

L'ex ministro lancia l'opa sui moderati e si candida leader del nuovo centrodestra. Ma chi lo voterà?

Corrado Passera torna alla carica. Vuole scendere in politica, almeno ci prova, e lo fa chiedendo permesso. In una lettera pubblicato su Libero, rivendica il ruolo del suo movimento, Italia Unica, che "ha l'ambizione di essere il luogo di aggregazione del Centrodestra che oggi serve all'Italia, sia in termini di persone che di soluzioni". Il banchiere si candida a guidare un nuovo centrodestra: "Italia Unica è oggi un cantiere aperto. A guidare questo progetto dovrà essere una forte squadra di donne e uomini in gamba, di varie formazioni, esperienze, età. Insieme entro l'anno daremo vita alla formazione politica con la quale intendiamo impegnarci a favore del Paese e affrontare le prossime sfide elettorali".

L'ex ministro spiega di essersi messo a disposizione della politica non per mettere in campo "l'ennesimo e francamente inutile partito di centro che si barcamena in politiche di miopi alleanze con il miglior offerente". Per questo, spiega, "ho detto no a Monti" quando nacque Scelta civica. E per questo invece, l'obiettivo è "rifondare il Centrodestra con grande ambizione, chiamando a raccolta le migliori esperienze della società civile, dell'amministrazione pubblica e della stessa politica. Puntando a costruire un partito moderno che miri alla maggioranza senza accettare alleanze di compromesso né fusioni con vecchi protagonisti della seconda repubblica. Nel Paese c'è una grande domanda per un'alternativa al centrosinistra di Renzi. A questo impellente bisogno di nuovo credo che noi possiamo dare risposta".

Passera evidenza che "Renzi ha dato un grande contributo al rinnovo della politica", però non gli riconoce "la capacità e la volontà di portare il profondo cambiamento del quale l'Italia ha bisogno: è un politico puro, che va dove i sondaggi lo conducono, con grandissimo cinismo in tutto, pronto a dispensare promesse che spesso non mantiene. La sua insofferenza per la competenza e l'esperienza lo porta a circondarsi di persone non all'altezza del compito, proprio in un momento in cui le cose da fare sono difficilissime". Inoltre Passera considera "pericolosa" la "propensione" del premier "a indebolire tutti i corpi intermedi e a concepire la leadership come rapporto diretto tra leader e popolo".

E su Forza Italia e Ncd dice: "Sono succubi".

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