Cronache

Paura di fallire in classe: ragazzi in crisi

Sono 20mila i 15enni con ansia e depressione. E l'85% teme i brutti voti

Paura di fallire in classe: ragazzi in crisi

Se paura e ansia - entro i limiti - sono stati d'animo comprensibilmente diffusi tra gli studenti, sottoposti continuamente a prove ed esercitazioni, in Italia il livello di «stress scolastico» èancora più alto della media dei Paesi sviluppati. A certificarlo, nonostante i dati sul tema siano piuttosto carenti, sono alcune indagini, quella più ricente firmata dall'Istat. Secondo l'Istituto nazionale di statistica sono circa 20mila i ragazzi italiani tra i 15 e i 17 anni che hanno sofferto di depressione e ansia cronica grave nei 12 mesi precedenti la ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati nel rapporto «La salute mentale nelle varie fasi della vita». Si tratta dello 0,7% della popolazione totale in quella fascia d'età, ma le cifre salgono se si prendono in considerazione gli studenti che nelle due settimane precedenti l'intervista hanno mostrato sintomi di depressione: secondo l'Istat sono 28.500 circa, l'1% del totale, a cui si aggiunge un numero equivalente di adolescenti che hanno riportato altri sintomi classificati come depressivi.

Anche il rapporto Pisa (Programme for International Student Assessment) dell'Ocse, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, che prende in considerazione gli studenti 15enni di 80 Paesi del mondo, l'anno scorso ha certificato che il fenomeno dell'ansia scolastica è più diffuso in Italia che altrove. Secondo quanto emerge dalla ricerca, il 56% dei ragazzi e delle ragazze dichiara di sentirsi nervoso quando si prepara per un test (contro la media dei Paesi Ocse del 37%), il 70% racconta di essere molto in ansia per le verifiche anche se si è preparato adeguatamente (media Ocse 56%) e, infine, l'85% dei 15enni italiani sui banchi ha paura di prendere brutti voti (media Ocse 66%). Nell'indagine, per quanto riguarda le manifestazioni di questo malessere legato al rendimento scolastico, i ragazzi parlano di blocchi emotivi, mal di testa, mal di pancia, tachicardia, tremori e nodi alla gola.

In generale, gli studenti italiani sono meno soddisfatti dei propri coetanei: il punteggio medio dato al livello di soddisfazione rispetto alla propria vita è 6,9, anche in questo caso più basso della media Ocse (7,4).

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