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Pd, le accuse della minoranza dem: "Ci offrono poltrone per votare l'Italicum"

I "premi" promessi sono tanti ma quello che fa più gola è il posto da capolista bloccato alle prossime elezioni

Pd, le accuse della minoranza dem: "Ci offrono poltrone per votare l'Italicum"

Renzi si sa promette ma non mantiene. L'ultima giravolta del premier è stata sull'Italicum. Solo un anno fa diceva: "Le leggi non si fanno a colpi di maggioranza". Salvo poi cambiare idea e porre la fiducia proprio per evitare qualche amara sorpresa in Aula. Ma le promesse del premier non finiscono qua. Per evitare l'implosione del Pd sulla legge elettorale, adesso, secondo quanto raccontano alcuni esponenti della minoranza dem a il Giorno, il premier avrebbe promesso poltrone di lusso a chi appoggia la riforma della legge elettorale e promette di dissociarsi dalla linea della minoranza. I "premi" promessi sono tanti ma quello che fa più gola è il posto da capolista bloccato alle prossime elezioni proprio con l'Italicum. Insomma pur di far approvare la legge elettorale il premier è pronto a comprare il voto dei ribelli del Pd. Come avrebbero riferito alcuni dem al il Giorno, tra le offerte nel mercato renziano ci sono anche le poltrone per le nuove presidenze delle commissioni e anche qualche posto da viceministro e sottosegretario. E così a quanto pare è scattata la corsa alla poltrona da parte di Area Riformista e da parte die bersaniani.

Il voto segreto avrebbe favorito questi patti segreti perché permetteva all'Italicum di andare avanti e di tenere celati i nomi di chi, accettando l'offerta renziana, avrebbe mollato Bersani. Secondo alcuni della minoranza dem, l'uomo chiave delle trattive sarebbe Luca Lorri. Tra chi sarebbe tentato dalle offerte renziane, come riporta il Giorno, ci sarebbero Nico Stumpo ed Elena Carnevali.

Ma anche Dario Ginefra, Giuseppe Lauricella, Enzo Lattuca, Enzo Amendola e Micaela Campana.

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