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Al Pd le vicepresidenze: ecco i nomi in pole

Ormai pare deciso che al Pd andranno soltanto le vicepresidenze. Alla Camera dovrebbe andare Ettore Rosato, mentre al Senato si fanno i nomi di Monica Cirinnà e Alessandra Rossomando

Al Pd le vicepresidenze: ecco i nomi in pole

C'è ancora grande fermento dentro il Pd in vista dell'elezione dei nuovi capigruppo e dei presidenti di Camera e Senato. Ormai, pare scontato che al Pd andranno soltanto le vicepresidenze. Palazzo Montecitorio dovrebbe spettare a Ettore Rosato, mentre per Palazzo Madama si fanno i nomi di due esponenti della minoranza: Monica Cirinnà e Alessandra Rossomando.

A scriverlo è l'Huffington Post che, stando ai rumors di Palazzo, conferma (almeno per ora) il predominio dei renziani all'interno dei gruppi parlamentari. Sebbene l'area governativa non-renziana (Gentiloni, Minniti, Zanda e Franceschini) stia prendendo sempre più le distanze dall'ex segretario e le fila della minoraza orlandiana e del governatore Emiliano si stia ingrossando, i renziani continuano ad essere la parte più consistente. Ecco spiegato perché Andrea Marcucci al Senato e Lorenzo Guerini alla Camera sono i più accreditati a ricoprire i ruoli di capigruppo. Ruoli molto importanti perché, se eletti, saranno loro a salire al Colle per le consultazioni con il segretario reggente Maurizio Martina "Insomma - scrive l'HuffPost - Guerini e Marcucci sono la migliore garanzia per Renzi per avere voce in capitolo nei colloqui con il presidente della Repubblica" anche perché, pure tra gli orlandiani, si fa strada l'ipotesi del referendum tra gli iscritti per decidere se allearsi o meno con il Movimento Cinque Stelle, sicuri del fatto che a vincere sarebbe il no. La stessa convinzione gira tra i renziani ed è il motivo per cui ieri Rosato ha aperto a questa ipotesi, a patto che si svolga su una proposta concreta che al momento non c'è. "Il referendum è previsto nel nostro statuto ma nello specifico manca l'oggetto da sottoporre ai nostri iscritti - spiega Rosato - Il referendum della Spd è stato un caso diverso, era su un contratto di governo con la Cdu. Qui non c'è nulla del genere". Per il momento la linea dell'opposizione non cambia ma, in futuro, nulla è da escludere..

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