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Il Pd vuole bloccare l'edilizia. E Leu tifa per la patrimoniale

Proposta di legge dem: divieto ai Comuni di costruire Grasso invita alla Camera gli ultras della supertassa

Il Pd vuole bloccare l'edilizia. E Leu tifa per la patrimoniale

Il Partito democratico, contagiato dalla «Gretamania», vuole paralizzare il comparto edilizio, bloccando l'adozione (e sospendendo quelli in vigore) di piani urbanistici. Liberi e Uguali, altro socio della maggioranza giallorossa, ospita a Montecitorio, per una conferenza stampa, gli ultras della patrimoniale. Il governo Conte prepara una manovra lacrime e sangue per spennare gli italiani. La prima cattiva notizia per gli imprenditori edili arriva dal Nazareno: il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, il sottosegretario all'Ambiente Roberto Morassut e il team Ambiente dei dem illustrano una proposta di legge (che dovrà essere approvata nel 2020) sul consumo di suolo. Tanti slogan e belle parole, con l'impegno di avanzare un obiettivo in tema di sostenibilità ambientale ogni mercoledì del mese. Ma tra le proposte dem c'è un punto che apre scenari da incubo il settore edilizio. I Comuni - nella proposta del Pd - non potranno più approvare piani che prevedono incremento netto di suolo rispetto a piani previgenti. Ma non solo: tra gli obiettivi della proposta di legge c'è la riduzione progressiva del consumo di suolo anche attraverso la progressiva perdita di capacità edificatoria dei suoli edificabili, se non edificati entro termini stabiliti, sia per le previsioni già vigenti, sia per le previsioni dei nuovi strumenti di pianificazione, con legge già a regime.

La proposta, se approvata, avrà un doppio effetto negativo: da un lato, si avrà la paralisi del comparto edilizio, dall'altro i Comuni perderanno gli incassi degli oneri di urbanizzazioni e saranno costretti ad aumentare le altre imposte. Lo stop a nuovi piani urbanistici produrrà una spirale recessiva non solo per le imprese edili ma coinvolgerà tutti gli operatori dell'indotto edilizio.

Altra conferenza stampa, altra cattiva notizia per gli italiani. Leu ospita a Montecitorio i rappresentanti della rete «Sbilanciamoci»: 15 proposte economiche e sociali da inserire nella manovra del governo giallorosso. Il partito di Pietro Grasso precisa subito che le proposte non portano la firma del gruppo parlamentare di Leu. Ma si tratta di un gesto di ospitalità nei confronti della rete «Sbilanciamoci». Cosa chiede la rete di associazioni? Tante proposte. Ma basta dare un'occhiata alla homepage del sito: il cuore della ricetta economica è l'introduzione della patrimoniale. Il team economico di Sbilanciamoci chiede di «affiancare all'imposta progressiva sul reddito un'imposta patrimoniale, pure progressiva, che colpirebbe i grandi patrimoni ma non la prima casa. Per questa via è possibile far sì che la strategia del pagare tutti le tasse, affinché tutti paghino meno declamata da Conte non passi esclusivamente per il fondamentale, ma forse insufficiente, contrasto ad evasione ed elusione, ma sia incentrato su un effettivo allargamento della base imponibile e su un quanto mai urgente recupero a tassazione di quanto ora sfugge. In relazione a quest'ultimo punto, sembra ormai maturo il tempo per riportare nel sistema fiscale i redditi derivanti dall'attività economica dei colossi dell'economia digitale». Dunque, al netto della presa di posizione di Matteo Renzi e Luigi di Maio contro nuove tasse, nella maggioranza c'è chi flirta con i sostenitori della patrimoniale. Uno sogno della sinistra.

Che forse con Conte a Palazzo Chigi potrà diventare realtà.

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