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Pensionati più poveri: tagliati dai gialloverdi 5,6 milioni di assegni

Da aprile l'Inps applicherà il nuovo calcolo previsto in manovra. Protesta Forza Italia

Pensionati più poveri: tagliati dai gialloverdi 5,6 milioni di assegni

Subito un calcolo meno generoso dell'assegno per 5,6 milioni di pensioni. Più in là, magari dopo le elezioni di maggio, il conguaglio delle somme in eccesso percepite nei primi tre mesi dell'anno. Dopo tre mesi di gestazione l'Inps ha applicato il nuovo meccanismo di rivalutazione automatica degli assegni previdenziali per il triennio 2019-2021. Sono le nuove regole stabilite dalla legge di Stabilità che ha limitato il recupero della pensione per gli assegni sopra tre volte il minimo Inps (quindi 1.522,26 euro).

Non ci saranno tagli agli assegni in essere, ma i pensionati ci rimetteranno comunque, perché gli aumenti saranno inferiori al dovuto, cioè la percentuale di recupero dell'inflazione fissata dall'Inps: l'1,1%. E, soprattutto, recuperi inferiori rispetto a quelli previsti prima della legge di Bilancio.

Fino alla soglia minima il recupero sarà del 100 per cento. La penalizzazione per gli importi immediatamente successivi sono impercettibili. Tra tre e quattro volte il minimo (2.029,68 euro) il recupero sarà dell'1,067%. Intorno ai 21 euro per l'importo massimo rispetto ai 22,3 del recupero pieno. Tra quattro e tre volte il minimo (2.537,10 euro) il recupero scende allo 0,847%. Tra cinque e sei volte (3.044,52 euro) il recupero si dimezza (allo 0,572%). Tra sei e otto volte il minimo (4.059,36 euro) lo 0,517%. Da otto fino a nove (4.566,78 euro) lo 0,495%. Oltre nove volte il minimo il recupero è dello 0,44%. Per l'importo minimo il recupero è di 20 euro, rispetto ai 50 euro del recupero pieno.

Il nuovo meccanismo di calcolo è entrato in vigore a gennaio, ma l'Inps non ha fatto in tempo ad adeguare il sistema dei pagamenti. Quindi per i primi tre mesi dell'anno l'istituto di previdenza guidato da Pasquale Tridico, dovrà recuperare le somme erogate impropriamente. Piccoli aggiustamenti (per la metà dei casi inferiori ai 50 centesimi). Per l'importo massimo il recupero potrebbe superare i 70 euro.

Un segnale che il governo non vuole dare in tempi brevi. Più precisamente, niente recupero fino a giugno, il mese successivo alle elezioni europee. L'Inps sarebbe stata pronta prima del termine, ma il pressing del governo è forte. «Dicevano di voler tassare le banche e se la prendono con le pensioni da 1.500 euro. Per il conguaglio del periodo gennaio-marzo ci faranno sapere. Dopo le europee naturalmente», ha ironizzato Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia.

Per Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia «ora è ufficiale: sono 5,6 milioni gli anziani che si vedranno decurtare la pensione per effetto della legge di bilancio giallo verde. Il governo, per finanziare reddito di cittadinanza e quota 100, toglierà dalle tasche dei pensionati 2,2 miliardi in tre anni. Un inaccettabile furto di Stato a chi ha lavorato una vita, e tutto in nome della decrescita infelice».

L'esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha prelevato 1,2 miliardi di euro all'anno dalla perequazione limitata per finanziare Quota 100, provvedimento bandiera della Lega di Matteo Salvini.

Secondo una ricerca riportata ieri da Adnkronos/Labitalia condotta dalla Fondazione Studi consulenti del lavoro ci sarà un ingresso di un giovane under 30 nel mondo del lavoro nel 2019 ogni tre pensionati in uscita grazie a quota 100. Un obiettivo inferiore rispetto a quello del governo.

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