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Più regolari con il "salva vendemmia"

Pubblicato il decreto con i flussi stagionali per il lavoro nei campi

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Per salvare la prossima vendemmia, l'Italia potrà contare su 40 mila lavoratori extracomunitari in più. Si tratta di persone specializzate nel settore agricolo, in quello turistico-alberghiero e nel lavoro stagionale. L'annuncio è arrivato dalla Coldiretti, che saluta così i nuovi ingressi nel nostro territorio nazionale. Non una novità, rispetto ai flussi che coincidono con l'inizio della stagione dei raccolti. Ma chi arriverà nel Belpaese, avrà delle competenze ben precise. E contribuirà ad accelerare i processi necessari. L'ufficialità è arrivata attraverso la Gazzetta Ufficiale, con il Dpcm che riguarda questo provvedimento.

«I lavoratori stranieri occupati in agricoltura - ha fatto presente Marco Allaria Olivieri, che è il direttore di Coldiretti Emilia-Romagna - sono per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di un po' tutte le nazionalità. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall'estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli». Le associazioni datoriali dovranno gestire quasi la metà dei presenti negli elencativi. In questa maniera, sarà più semplice dare vita a un meccanismo in cui, nome per nome, si scorreranno le liste per distribuire i lavoratori alle loro nuove mansioni e alle loro nuove realtà produttive. «Sono molti i distretti agricoli in cui i lavoratori immigrati sono una componente essenziale e bene integrata nel tessuto economico e sociale - ha poi osservato, in relazione al via libera dei 40mila lavorati Nicola Bertinelli, che è il presidente di Coldiretti Emilia Romagna - . Come nel caso della raccolta della frutta nella nostra Regione».

Sempre la Coldiretti, ha fatto presente come un quarto dei prodotti agricoli, in Italia, venga raccolto da persone straniere. Nella penisola, risiedono «358mila lavoratori regolari provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo più del 30% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos». Manforte, dunque, affinchè la prossima vendemmia non diventi problematica e proceda al meglio possibile.

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