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Più tifoso che ministro: lo juventino Alfano fugge da sbarchi e indagati Ncd

Angelino in tribuna a Berlino mentre il Paese è invaso e il partito è nel caos per Castiglione

Più tifoso che ministro: lo juventino Alfano fugge da sbarchi e indagati Ncd

Il cielo sopra Berlino non si tinge di bianconero, nonostante l'ottima partita della Juventus. Il Barcellona porta a casa la Coppa e sugli spalti restano con l'amaro in bocca diversi politici italiani accorsi in Germania come semplici tifosi per sostenere la squadra (lo Juventus Club Montecitorio ha affittato, a proprie spese, un charter). In tribuna ci sono anche due ministri italiani: quello degli Esteri, Paolo Gentiloni, e quello dell'Interno, Angelino Alfano. Con loro, tra gli ospiti istituzionali accompagnati dall'ambasciatore d'Italia a Berlino Pietro Benassi, il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

La presenza di Alfano e Gentiloni era stata svelata da Matteo Renzi da Massimo Giletti, lo scorso 17 maggio. «Per un tifoso della Fiorentina fa male, ma sono contento per il calcio italiano», aveva detto il premier. «A Berlino ci mando il ministro degli Esteri e quello degli Interni che sono tutti e due juventini». Un annuncio reiterato anche a Rtl 102.5. «A rappresentare l'Italia ci andranno due juventini sfegatati come Gentiloni e Alfano». La presenza dei due ministri, nei giorni caldi dello scandalo «Mafia Capitale», dell'indagine sul sottosegretario Ncd, Giuseppe Castiglione e mentre una nuova, incontrollata ondata di sbarchi investe l'Italia, non passa inosservata. Tanto più che nelle stesse ore si diffonde la notizia della presenza del ministro della Difesa britannico Michael Fallon sulla nave della Royal Navy HMS Bulwark, intervenuta al largo delle coste libiche per soccorrere 14 imbarcazioni alla deriva con migliaia di migranti (tutti poi puntualmente portati sulle nostre coste).

La miccia polemica viene accesa da Maurizio Gasparri. «Viaggio a Berlino su immigrazione o per vedere Champions? Mentre arrivano 14 barconi in Italia. Vergogna», scrive su Twitter il vicepresidente del Senato. Alfano ha effettivamente un appuntamento mattutino, a mezzogiorno di sabato, a Stoccarda: un trilaterale con il collega tedesco, Thomas de Maiziere, e quello francese, Bernard Cazeneuve. Un incontro preparatorio in vista del Consiglio Giustizia e Affari Interni in programma a Lussemburgo il 15 e 16 giugno sui temi migratori e sulla lotta al terrorismo. Un vertice alla fine del quale il titolare del Viminale decide di coprire i 500 chilometri di distanza tra Stoccarda e Berlino per approdare all'Olympiastadion. Spostamento di cui non è ancora possibile sapere se sia avvenuto o meno con un aereo di Stato, visto che l'elenco dei voli effettuati a giugno dal 31esimo Stormo (esclusi quelli relativi al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, ai presidenti di Camera e Senato e al presidente della Corte Costituzionale) è disponibile soltanto dai primi di luglio.

Sulle tribune sono presenti, come semplici tifosi, il vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani - «A Berlino per gridare fino alla fine forza Juventus!» -, i senatori di Forza Italia, Altero Matteoli e Maria Rizzotti, il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, che posta un video con l'applauso dei tifosi juventini e scrive: «Grazie di tutto ragazzi, orgogliosi di questa squadra». Il ministro dell'Interno non commenta l'esito del match. Paolo Gentiloni, invece, sottolinea la prestazione offerta dalla squadra di Massimiliano Allegri. «Stadio magnifico. Bella partita. La Juve ha onorato il calcio italiano.

Orgoglioso di rappresentare il governo».

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