Cronache

A piedi 10 chilometri per la moglie. Il 99enne che commuove gli Usa

Luther Younger, reduce della Corea, ogni giorno attraversa Rochester per andare in ospedale dalla donna sposata 55 anni fa

A piedi 10 chilometri per la moglie. Il 99enne che commuove gli Usa

Luther Younger ha novantanove anni e l'ostinazione di un innamorato. È per amore che ogni giorno si prepara e gambe in spalla. Il cappellino in testa a ripararsi dal sole o dalla pioggia che può sorprenderlo perché la strada è lunga: dieci chilometri a piedi, metro più, metro meno, da casa all'ospedale. È lì che, da quasi un mese, è ricoverata Waverlee, «la sua tazza di the più dolce» come dice lui se gli chiedono di lei, la donna che più di cinquantacinque anni fa gli fece perdere la testa. Quel giorno nella lavanderia a gettoni, come se fosse ora, quegli occhi che colpiscono al centro e trafiggono il cuore e niente al mondo più importante di lei, un amore che non passa con il tempo. A dispetto dei tempi moderni.

Gli anni del matrimonio, la fortuna di restare con la persona che senti fatta per te che si incastra perfettamente nelle pieghe del tuo destino, le fotografie che restano, una figlia grande che oggi si preoccupa; gli anni e le malattie, come quella terribile che nove anni fa i medici hanno diagnosticato a Waverlee. Un tumore al cervello, cinque anni di vita al massimo le avevano detto, lui e lei sempre insieme, uno l'antidoto per l'altra e la voglia di vita da vivere. Lei fortissima e lui a motivarla sempre. Poi, poche settimane fa, un peggioramento e il ricovero. Lui che sa che il suo posto è sempre lì con lei. Accanto alla «donna che mi ha fatto diventare l'uomo che sono». E allora eccolo in marcia, ogni mattina Luther fa quasi piangere. Perché lo vedi lì, apparentemente disarmato, con il suo zainetto mezzo vuoto sulle spalle, gli occhi bassi puntati sull'asfalto e il suo andare cocciuto a passo spinto. Potrebbe prendere un autobus o accettare uno dei tanti passaggi che gli offrono lungo il percorso. Ma lui fa di no con la testa.

Gli altri fuori all'inizio non riuscivano a capire. Solo dopo hanno realizzato che quello che distratti intravedevano dalle finestre delle loro case, dalle auto mentre di corsa passavano, non era un vecchietto un po' matto camminare come un moderno Forrest Gump. Quello che silenzioso passava sotto i loro nasi appiccicati ai cellulari era un uomo diretto verso l'altra metà del suo cielo.

Il giornale della sua città, Rochester, a New York, è stato il primo a raccontare la sua storia. Poi sono arrivati i grandi, la Cbs news, la Bbc, tutti a scrivere del miracolo di questo quasi centenario che ama come il primo giorno la sua ragazza, che si dimentica del tempo che ha addosso, la guerra in Corea che ha combattuto, gli anni di duro lavoro da manovale in Texas. Gli importa solo di andare da sua moglie. Il viaggio come un rito, come una processione di ringraziamento. Per tutto l'amore che gli è stato concesso, come un miracolo, come una lunga, lunghissima carezza addosso.

È così che quei dieci chilometri che lo separano da sua moglie non gli pesano ma li divora via, a passo svelto perché, con lei accanto, così lieve gli è stata la vita.

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