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Tra pistole e veterani Trump si suicida sparandole grosse

Fa talmente tante gaffe che c'è chi pensa lo faccia apposta. D'accordo con la Clinton

Tra pistole e veterani Trump si suicida sparandole grosse

T utti si chiedono in America, specialmente la destra, che cosa diavolo stia combinando Donald Trump il quale ha già dissipato il vantaggio che aveva su Hillary Clinton (quattro punti) trovandosi oggi con undici punti di svantaggio. Perché?

Se si vanno a guardare le tabelle pubblicate dai maggiori giornali si vede che gli imprenditori seguitano a scommettere sulla Clinton, che raccoglie dai suoi sostenitori milioni su milioni per la pubblicità elettorale. Trump invece è a secco. Il fatto che sia ricco di suo rende ancora più imbarazzante la situazione. Sembra cioè che soltanto lui abbia fede in se stesso. L'America è la patria delle teorie cospirative e naturalmente ne gira una fantasiosa secondo cui Trump e Hillary sarebbero d'accordo insieme a Sanders: lui, the Donald, distrugge il partito repubblicano; lei grazie a Bernie Sanders non appare tanto «di sinistra» e alla fine la vittoria democratica è garantita per la terza volta consecutiva, fatto rarissimo.

La teoria cospirativa sarà falsa, ma poggia su fatti concreti: Trump è stato amico per la pelle della coppia Clinton come mostrano centinaia di foto di occasioni sociali. Trump è abortista «pro choise» - mentre nessun vero repubblicano lo è. E infine Trump ha finanziato di tasca sua le precedenti campagne elettorali di Hillary. Oggi lui dice che la Clinton è un mostro di corruzione e una creatura del male, ma questo è quel che dice la maggior parte degli americani, visto che il 53 per cento la considera non onesta.

Adesso è accaduto il fatto nuovo. Trump non si rivolge più agli elettori repubblicani, ma al «popolo del secondo emendamento». Il secondo emendamento è quello che nella Costituzione americana concede al cittadino il diritto di proteggere con le armi la sua vita e la sua libertà. La Clinton e quasi tutto il partito democratico vorrebbero abolire il secondo emendamento accusato di essere l'origine dei continui «mass shooting», le stragi di massa dello sparatore solitario. Una parte importante del popolo americano, democratico e repubblicano, vuole mantenere ad ogni costo il diritto di possedere armi (regolarmente registrate) fra cui i fucili d'assalto che simulano quelli che i soldati usano in battaglia, ma con caricatori più leggeri.

Ebbene, Trump si è rivolto al «popolo del secondo emendamento» (cioè agli americani armati) dicendo loro di «fare qualcosa». «Fare» che cosa? «Non è che per caso - gli ha chiesto il presidente repubblicano alla Camera Paul Ryan - stai suggerendo di far fuori la Clinton? Faresti meglio a chiarire».

Paul Ryan (che in un primo momento Trump ha rifiutato di appoggiare alle elezioni e poi l'ha fatto di malavoglia concedendo con un'alzata di spalle che è «a good guy», un bravo ragazzo) ha chiesto a Trump di non far marcire l'equivoco. Ma che nelle parole di The Donald potesse essere insita un'insidia è stata una immediata preoccupazione anche del Secret Service il quale non è la Cia, o la Dia o un'altra delle agenzie di spionaggio, un corpo speciale che si occupa soltanto della Casa Bianca, dei suoi abitanti e dei suoi impiegati, un po' come i corazzieri al Quirinale. Qualsiasi minaccia contro un presidente in carica o candidato, un suo familiare o anche il vertice del governo, è di competenza del Secret Service che ha carta bianca per garantire la sicurezza sia di chi è in carica, sia di chi è candidato. Ma la sola ipotesi di un subliminale invito a far fuori la Clinton ha creato nuovo nervosismo, specialmente a destra. Così l'emorragia delle defezioni è ripresa in modo crudele. Martedì se n'è andata la senatrice del Maine, Susan Collins, dichiarando che non lo voterà. «Ci rende ogni giorno più faticoso appoggiarlo» dice un esperto come Ryan Williams ex consigliere di Mitt Romney. Ma avverte anche lui odore di bruciato in questo incomprensibile comportamento di Trump: «Sembra che lo faccia apposta. Sembra provocare affinché qualcuno lo denunci. E visto che non lo denunciano, rincara la dose, ogni santo giorno».

Intanto, lavorando come una laboriosa ed esperta formica politica, Hillary secondo il giornale di destra Wall Street Journal, sta riconquistando gli elettori che si erano espressi per Trump in Pennsylvania, in Ohio e Iowa. La Clinton, che era sull'orlo di una crisi di nervi prima della sua Convention, ora va a gonfie vele dopo aver incassato lo scoop dei genitori pakistani di un capitano americano caduto in Irak. Per convenzione non scritta, in Usa è vietato mancare di rispetto alla madre di un caduto. La madre di un caduto, come nell'antica Sparta, è considerata una divinità civile. Di lei Trump aveva detto: «Questa donna sta zitta tutta imbavagliata lasciando parlare solo il marito. Chissà che cosa direbbe, se potesse».

Scandalo: un brivido di indignazione gela la schiena dell'America, le quotazioni di Trump colano a picco e da allora non ne azzecca più una perdendo punti su punti, ogni giorno.

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