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Pizzarotti guida la truppa degli ex. Verso sinistra

Espulsi e delusi si organizzano attorno al sindaco di Parma. Quei contatti con Civati e Pisapia

Pizzarotti guida la truppa degli ex. Verso sinistra

Roma - Il carro dei «ribelli», fuori e dentro il Movimento Cinque Stelle, è sempre più affollato. Ancora non è dato sapere se alla fine saranno loro i vincitori, ma è certo che il fondatore, garante e capo politico Beppe Grillo, si sta facendo molti nemici.

La miccia della dissidenza si è accesa dopo il caos di Genova. L'«effetto domino», come lo ha definito la candidata esclusa Marika Cassimatis, sta coinvolgendo tutta Italia. Un movimentismo che, anche nel nome, si ispira all'esperienza di Federico Pizzarotti, e al suo «Effetto Parma». Pronto a diventare «Effetto Italia». Gli alleati non mancano: tra quelli pronti a colpire al cuore del Movimento Cinque Stelle, oltre ai pizzarottiani in espansione, ci sono i fuoriusciti di Alternativa Libera e i dissidenti in causa contro Beppe Grillo. Alternativa Libera è reduce dalla sua prima assemblea costituente, la formazione guidata in Parlamento dal deputato Massimo Artini si sta strutturando sul territorio, ed è presente in 15 regioni con 50 associazioni. Mentre la fronda degli ex espulsi, poi reintegrati dalle ordinanze, sono sempre più tentati dal continuare la loro battaglia al di fuori del Movimento Cinque Stelle. E il sindaco di Parma è il leader naturale della rivolta, spiega un attivista veronese: «Stiamo seguendo i passi di Pizzarotti, lui ci piace e ci piace il suo modo di fare politica».

Il contagio di «Effetto Parma», sarebbe pronto in breve a trasformarsi in un «Effetto Italia» pronto a correre alle amministrative e alle politiche. Cercando sponde con la sinistra fuori dal Pd. Come conferma Francesco Battistini, consigliere regionale ligure fuoriuscito dal Movimento: «Ci collochiamo in un'area di centrosinistra, e Federico Pizzarotti è l'unico leader in grado di fare da collante tra tutte queste anime». E così Pizzarotti, dicono i bene informati, prepara la sua Carta dei Valori da capo «nazionale», ben ancorata a sinistra, e dialoga con Pippo Civati di Possibile.

Del resto, il video messaggio inviato alla costituente di Alternativa Libera non è una mossa casuale. I pizzarottiani fanno sapere che «non c'è preclusione al dialogo nemmeno con gli scissionisti ex Pd del Movimento Democratici e Progressisti». Le città di La Spezia, Genova, Livorno e Lucca saranno il laboratorio dell'alleanza, che comprenderebbe anche Giuliano Pisapia.

Nel frattempo, il telefono di Pizzarotti è rovente, «con richieste di adesione da tutta Italia».

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