Ponte crollato a Genova

Ponte Genova, Salvini: "La strage ha nomi e cognomi"

Matteo Salvini usa il pugno di ferro dopo il crollo del viadotto Morandi di Genova: "Adesso radiografia delle infrastrutture in tutta Italia"

Ponte Genova, Salvini: "La strage ha nomi e cognomi"

Matteo Salvini usa il pugno di ferro dopo il crollo del viadotto Morandi di Genova. Il ministro degli Interni di fatto adesso pretende giustizia per i familiari delle vittime e chiede che l'inchiesta avviata dalla magistratura possa fornire indicazioni chiare su chi sono i responsabili di quanto accaduto: "Serve chiarezza, non può esserci un'altra strage senza colpevoli e qui hanno nomi e cognomi ben precisi. Qualcuno deve finire in galera. Da ore in rete girano interrogazioni a questa o quella persona, ma non me la prendo con Delrio, perché non fa l'ingegnere nemmeno lui", ha affermato ai microfoni del Tg4.

Poi il ministro degli Interni, come ha già fatto quello delle Infrastrutture Toninelli, mette nel mirino Autostrade per l'Italia: "Società Autostrade, che gestisce quel tratto, che è uno dei più cari, ha un utile miliardario. Io voglio sapere quanto di quell’utile viene reinvestito in manutenzione, in quel tratto e in altri perchè se fai profitto lo devi meritare. C’è - dice ancora Salvini - una società che gestisce quel tratto di autostrada, mi sono arrivate decine di segnalazioni da tutta Italia di altre strade, viadotti o condotte pericolosi, a modo di veder cittadini". Infine chiede una "radiografia" delle infrastrutture italiane per intervenire sui punti più critici: "Dobbiamo andare avanti e non indietro, costruire e non distruggere, ma qui si prescinde da Tav o gronda. Non possono cadere 100 metri di viadotto così.

Serve - ribadisce Salvini -un’enorme radiografia delle Infrasruttre pubbliche, e i soldi si devono poter spendere senza che ci dicano ’così sfori i patti'".

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