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Porti chiusi alla Gregoretti, i giudici all'assalto di Salvini

Dopo il caso Diciotti, un'altra vicenda al tribunale dei ministri. Salvini: "Non ho paura, difendo ancora i confini italiani"

Porti chiusi alla Gregoretti, i giudici all'assalto di Salvini

"Sabato pomeriggio, a casa coi bimbi a fare i compiti e guardare i cartoni, suonano alla porta e ti consegnano una busta chiusa che arriva dalla Procura di Catania... Mah... Che dite, buone o cattive notizie? La apriamo insieme più tardi e ne parliamo?? Paura? Di niente e di nessuno!". Così l'ex titolare del Viminale, Matteo Salvini, presenta la nuova "letterina" che gli è stata recapitata a casa. Di che cosa si tratta?

La Procura di Catania chiede l'archiviazione per Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona per la nave Gregoretti della Guardia costiera. Il fascicolo era stato aperto a fine luglio dalla procura di Siracusa contro ignoti. La nave della Guardia Costiera era rimasta per alcuni giorni nella rada del porto di Catania con a bordo 121 dei 131 migranti soccorsi in mare. Il comandante della nave era stato sentito dalla Procura di Siracusa.

Poi, gli atti furono trasferiti da Siracusa a Catania ritenendo che ci fosse il reato di sequestro di persona con eventuali responsabilità a livello ministeriale. Quindi, a Catania, il pm Andrea Bonomo ha iscritto il fascicolo a carico di noti, cioè di Matteo Salvini. Poi, il pm, ha ritenuto "non sussistente il reato di sequestro di persona" chiedendo l'archiviazione al tribunale dei ministri.

Il caso della Gregoretti è analogo a quello della nave Diciotti di un anno fa. Alla motovedetta della Guardia costiera Gregoretti era stato bloccato l'attracco. Matteo Salvini non ha mai cambiato idea sulla linea da tenere sul tema, è sempre stato molto chiaro e all'epoca aveva dichiarato: "Non darò nessun permesso allo sbarco finché dall'Europa non arriverà l'impegno concreto ad accogliere tutti gli immigrati a bordo della nave".

Per chi non lo ricordasse, la Gregoretti aveva preso a bordo 50 migranti che erano stati soccorsi dal peschereccio Accursio Giarratano ed altri 91 salvati da un pattugliatore della Guardia di finanza. Nei giorni successivi furono fatti sbarcare al porto di Catania una donna all'ottavo mese di gravidanza insieme al suo nucleo familiare composto da marito e due figli piccoli e, ad Augusta, presso il molo Nato, 16 persone che si sono dichiarate minorenni (tra i 15 ed i 17 anni). Per poi scoprire che non tutti erano minorenni. Anzi: era uno strategemma per farli sbarcare.

Il commento di Matteo Salvini

"Difendere i miei figli, il mio Paese faceva e fa parte del mio lavoro e bagaglio culturare - ha detto in diretta su Facebook -. Se dovesse essere richiesto il processo sono pronto a tutto e tutti. Intanto in queste ore continuanto gli sbarchi, a settembre sono umentati del 30% rispetto lo scorso anno nello stesso periodo, Conte ha calato le braghe, Macron e Merkel sono contenti, Bruxelles è contento, Sicilia e resto d'Italia non è contento. Torniamo ad essere il campo profughi d'Italia. Gli scafisti sono contenti che con i soldi si comprano armi e droga. E Zingaretti, Conte e gli altri sono lì a cazzeggiare".

E dopo un riferimento al ministro Costa che vuole tassare il gasolio, agli inciuci dell'ultima ora e agli sbarchi fuori controllo, Salvini apre la busta. Il contenuto? Il sostituto procuratore di Catania chiede l'archiviazione. "Al senatore Salvini - si legge nella busta - è mio dovere comunicarle ai sensi della legge che lo scrivente ha trasmesso in data odierna al collegio presso il tribunale dei ministri gli atti del procedimento penale iscritto nei suoi confronti il 7 settembre commesso in Augusta dal 27 al 31 luglio, vado a memoria è sequestro di persona, 8 anni di carcere però reiterato, quindi ne rischio 15. Nel trasmettere al tribunale dei ministri gli atti ho formulato richiesta archiviazione. Il sostituto procuratore della procura distrettuale della Repubblica di Catania, Andrea Bonomo, sostanzialmente sostiene che non ho fatto niente".

Gli atti, quindi, sono stati trasmessi "al collegio per i reati ministeriali di Catania" per il caso della nave Gregoretti, a cui non concesse di approdare in porto ad Augusta, dal 27 al 31 luglio, ma formulando "richiesta motivata di archiviazione". Eppure "chi mi vede angosciato e preoccupato vede male, ho messo in conto di dare fastidio a qualcuno".

Cosa deciderà di fare il tribunale dei ministri? Salvini dice orgoglioso di non aver paura, "difenderò sempre i confini del mio Paese".

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