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"Il potere torna agli italiani" Così direbbe il nostro Donald

"Il potere torna agli italiani" Così direbbe il nostro Donald

Cari italiani che avete resistito in Italia, cari italiani che siete stati costretti a emigrare all'estero, da questo momento il potere è nelle vostre mani. Oggi non stiamo semplicemente effettuando un trasferimento di poteri da un governo a un altro o da un partito a un altro, bensì stiamo trasferendo il potere da Roma e lo stiamo restituendo a voi, popolo. Voi siete i protagonisti della svolta epocale in cui il popolo sovrano potrà esercitare direttamente il potere dopo che per troppo tempo una spregiudicata oligarchia a Roma ha dato vita ad uno Stato ladrone, corrotto e inefficiente, ha lucrato sulla vostra pelle perpetrando il crimine imperdonabile di trasformare l'Italia ricca in italiani poveri.

Da questo momento, forte del mandato che mi avete conferito, vi rappresenterò al vertice del potere come Presidente della nuova Italia liberata dalla dittatura della grande finanza speculativa che uccide l'economia reale, dell'Unione Europea che ci ha spogliato della nostra sovranità, delle Nazioni Unite che promuovono l'immigrazionismo, del fronte islamico che ha infiltrato il suo Cavallo di Troia con le moschee e il terrorismo, delle chiese relativiste, del regime centralistico che impedisce il decentramento, dei partiti ridotti a consorterie, della magistratura onnipotente, della burocrazia bulimica, della società votata al suicidio-omicidio demografico, della scuola nichilista, dell'informazione asservita, della cultura globalista, della civiltà che ci ha portato a odiare noi stessi.

Tutto ciò cambia a partire da qui, fin d'ora, perché questo momento è il vostro momento: appartiene a voi. Quello che davvero conta non è quale partito controlli il nostro governo, bensì che il nostro governo sia controllato dal popolo. A decine di milioni avete aderito a un movimento di portata storica che ha una convinzione cruciale: una nazione esiste per servire i suoi cittadini. Il giuramento che oggi faccio è un giuramento di fedeltà a tutti gli italiani per realizzare le vostre legittime rivendicazioni.

Annuncio la decisione politica di uscire dall'euro per riscattare la nostra sovranità monetaria, riattribuendo allo Stato la prerogativa di emettere moneta a credito; di uscire dall'Unione Europea per riscattare la nostra sovranità legislativa, considerando decadute le leggi e le modifiche costituzionali impostici a partire dal Patto di stabilità; di uscire dal Consiglio d'Europa per salvaguardare la nostra sovranità giuridica affermando il primato delle sentenze emesse dai tribunali italiani; di uscire dalla Nato per riscattare la nostra sovranità in materia di difesa e di sicurezza, ripristinando il servizio di leva obbligatorio e risorse adeguate per le nostre Forze Armate e dell'Ordine; di sospendere la nostra partecipazione all'Organizzazione Mondiale del Commercio per riscattare la nostra sovranità economica privilegiando le imprese italiane che producono in Italia; di sospendere la nostra adesione all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per difendere le nostre frontiere e salvaguardare la nostra società dall'omologazione nel meticciato antropologico.

Da questo momento in poi, lo slogan sarà: «Prima gli italiani». Riporteremo in patria i nostri posti di lavoro. Ripristineremo i nostri confini. Riporteremo in patria le nostre ricchezze. Seguiremo due semplici regole: comprare prodotti italiani e assumere lavoratori italiani. Rafforzeremo vecchie alleanze, ne formeremo di nuove e uniremo il mondo civilizzato contro il terrorismo e il radicalismo islamico che faremo scomparire dalla faccia della terra. Rilanceremo lo sviluppo valorizzando il nostro ineguagliabile patrimonio ambientale, culturale e umano per fare dell'Italia il Paese numero 1 al mondo per la qualità della vita. Il fondamento della nostra politica sarà una devozione assoluta all'Italia.

La vostra voce, le vostre speranze e i vostri sogni definiranno il destino dell'Italia. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo!

Il Donald J. Trump d'Italia

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