Politica

Un pranzo stellato per 1500 detenuti

Grandi chef hanno cucinato ieri in cinque carceri con tanti ospiti vip

Un pranzo d'amore. Che coniuga alta cucina e «ALTrA cucina». Si chiama così l'iniziativa promossa anche quest'anno da Prison fellowship Italia Onlus, Rinnovamento nello spirito santo e fondazione Alleanza del RnS onlus per offrire un pranzo «stellato» a 1500 persone tra detenuti, familiari e volontari delle carceri italiani. A cucinarlo, ieri, chef dei migliori ristoranti italiani, a servirlo personaggi dello spettacolo che hanno regalato più di un sorriso a persone che ne hanno bisogno.

Quest'anno l'evento ha avuto come teatro cinque carceri. A Roma, nella casa circondariale femminile di Rebibbia è stata una delle chef donna più famose d'Italia, Cristina Bowerman di Glass Hostaria di Roma, a preparare il pasto con una brigata formata anche da detenute, per 320 persone. Inizio timido, sorrisi cauti, poi tutto si scioglie con tre volontari che consegnano ai figli delle detenute i regali presi da tre sacchi di iuta. Poi il prazo, servito tra gli altri da Amedeo Minghi, Francesca Fialdini, Arianna Ciampoli, Michele La Ginestra, e dal presidente di Rinnovamento nello Spirito e della fondazione Alleanza del RnS Onlus Salvatore Martinez. Commovente il messaggio di papa Francesco, molto amato da tutte le opsiti del carcere.

A Milano, al carcere di Opera, è toccato a Tommaso Arrigoni darsi da fare per fare un pranzo da leccarsi i baffi per 60 detenuti e altrettanti familiari, servito da Barbara Benedettelli, Pino Campagna, i Notte New Trolls, Giusy Versace.

A Modena, nella casa circondariale Sant'Anna, lo chef Carmine Giovinazzo ha preparato un pranzo per 420 dteneute e detenuti che, prima di sedersi a tavola, si sono gustati uno spettacolo con Nek, i comici del Trio d'Italia e Davide Del Fiume. A Salerno Lorenzo Cuomo è stato ai fornelli per 90 detenuti, che hanno anche goduto di uno show con Maurizio Casagrande, Alessandro Greco, Beatrice Bocci e Sara Jane. E a Palermo, al Pagliarelli, 320 detenuti hanno assaggiato i piatti di Pietro D'Agostino e hanno riso con Manlio Dovì.

A tutti i detenuti sono stati anche donati oggetti e gadget offerti dagli sponsor.

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