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Il premier difende la Boschi per salvare la sua poltrona

Da Forza Italia, Lega e Fdi una mozione di sfiducia contro l'esecutivo. Renzi a "Porta a porta": un attacco al governo, ma sarà un boomerang

Il premier difende la Boschi per salvare la sua poltrona

Non basta la mozione di sfiducia individuale per il ministro Maria Elena Boschi del M5S, né quella della Lega contro il premier Matteo Renzi, Fi ne annuncia una collettiva, contro il governo, dell'intero centrodestra. E, in un crescendo rossiniano, cerca l'appoggio di tutte le opposizioni.Il conflitto d'interessi familiare del premier e della titolare delle Riforme, connesso alle vicende di Banca Etruria (una delle 4 salvate dal fallimento dall'esecutivo e di cui era vicepresidente Pier Luigi Boschi), per la minoranza è così grave da mettere sotto accusa la squadra Renzi, a cominciare da Maria Elena.È il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta ad annunciare che oggi sarà presentata, «tutto il centrodestra unito, alla Camera come al Senato, una mozione di sfiducia contro il governo». E il capogruppo in Senato Paolo Romani insiste su una commissione d'inchiesta che verifichi anche la vigilanza di Consob, Banca d'Italia e governo.Alle accuse Renzi replica in tv, a Porta a porta. Per lui, le mozioni contro la Boschi e il governo saranno «un autogol», perché non c'è «nessun conflitto d'interessi», la polemica è «tecnicamente assurda».

Sfida: «Andiamo in aula e vedremo». Nega ogni favoritismo: «Abbiamo mandato a casa l'intero cda, che è stato sanzionato e il padre di Boschi ha pagato una sanzione». Anche il ministro «è azionista di Banca Etruria, qualche migliaia di euro, il suo valore è stato azzerato come per tutti». Spiega che «chi ha truffato dovrà essere punito e chi è stato truffato dovrà essere risarcito», ma il decreto ha «salvato un milione di correntisti e 7.200 stipendi», a fronte di qualche migliaio di obbligazionisti e «non con soldi pubblici». Avverte: «Non credo sia il caso di tirare in ballo Consob per l'arbitrato, ma piena autonomia al parlamento». Dice che il sistema italiano è «solido», ma ci sono troppe banche e piccoli banchieri, serve un accorpamento. Concorda sulla commissione sul sistema bancario. Poi attacca il leghista Salvini: «Mi ha dato dell'infame. Chi specula sulla morte, senza rispetto, su questo terreno non ci avrà».Sulle mozioni il Pd fa quadrato e il ministro dell'Interno Alfano difende la Boschi, assicurando che Ap la sosterrà. Intanto, l'aula del Senato respinge la proposta di M5S e Lega di discuterla sabato o lunedì. La mozione grillina era stata presentata solo a Montecitorio e si erano scatenate le polemiche, perché lì «la maggioranza è blindatissima», sottolineava Pepe, di Gal. Poi il M5S ne ha annunciato una anche in Senato. «Nessuna preclusione del governo - ha detto il sottosegretario Pizzetti - ma si comincerà dalla Camera, dov'è stata presentata prima».A mettere in imbarazzo la Boschi esce fuori anche il caso Cancellieri. Quando il ministro della Giustizia del governo Letta era sotto accusa per l'aiuto a Giulia Ligresti, Maria Elena disse in aula che al suo posto si sarebbe dimessa.

Ora Beppe Grillo sul suo blog attacca: «Tutti dimissionari con le poltrone degli altri».

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