Mondo

Il premier maltese sotto accusa in udienza dal Papa di nascosto

Travolto da scandali e omicidi Muscat costretto a una visita a porte chiuse. E anche Conte lo evita

Il premier maltese sotto accusa in udienza dal Papa di nascosto

Il Papa che gli concede un'udienza non ufficiale, di Stato, ma «strettamente privata e a porte chiuse» per prendere le distanze. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che cancella il pranzo di lavoro previsto a Palazzo Chigi. E il forfait all'ultimo minuto del suo atteso intervento al forum sul Mediterraneo. Puntata amara del premier maltese Joseph Muscat a Roma travolto da arresti e rivelazioni sull'omicidio eccellente della giornalista Daphne Caruana Galizia. La blogger, spina nel fianco del potere a Malta e della corruzione, è stata fatta saltare in aria il 16 ottobre 2017. Solo nelle ultime settimane stanno venendo alla luce i sempre sospettati collegamenti con il potere laburista dell'isola.

Ieri Papa Francesco ha accolto Muscat e la moglie in Vaticano, ma in forma rigorosamente privata. L'udienza fissata molto tempo prima doveva essere di Stato con la presenza obbligatoria del ministro degli Esteri maltese. Però è stata declassata a privata e a porte chiuse, secondo il quotidiano dell'isola, Malta independent, a causa delle pesanti rivelazioni sull'omicidio della giornalista che aleggiano sulla testa di Muscat. Non solo: ventidue accademici maltesi, alla vigilia dell'incontro, avevano chiesto con un appello di cancellare l'udienza definendolo un «esercizio di propaganda» date «le gravi accuse che affliggono il governo, in bella vista sui media locali e internazionali».

Muscat, che ha già annunciato le sue dimissioni per il 12 gennaio a causa dello scandalo, avrebbe dovuto recarsi a Palazzo Chigi per un pranzo di lavoro con il premier Conte, ma la colazione è stata cancellata. La spiegazione ufficiale del governo italiano sono gli «impegni sopravvenuti di Conte». Il premier maltese, però doveva prendere la parola venerdì pomeriggio al forum sul Mediterraneo organizzato dal centro studi Ispi. Il suo intervento era incentrato sulla crisi migratoria e la sua gestione. Uno scivolone del tanto glorificato Istituto per gli studi di politica internazionale preso in contropiede dalla svolta sulle indagini nell'omicidio di Daphne dal 20 novembre in poi, quando il programma era già pronto. Il forum aveva il patrocinio di Palazzo Chigi ed i lavori sono stati aperti dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Muscat ha deciso, all'ultimo minuto, di non presentarsi per evitare ulteriori imbarazzi.

Nelle stesse ore dell'udienza in Vaticano il suo capo di gabinetto, Keith Schembri, che ha dovuto dimettersi per le rivelazioni sull'omicidio di Daphne è stato interrogato di nuovo dalla polizia. Melvin Theuma, l'intermediario che ha portato i soldi ai killer ha rivelato in aula, in cambio del perdono presidenziale, che Schembri gli aveva trovato un impiego governativo alla vigilia dell'omicidio, dove non si è mai presentato pur incassando la paga.

Non solo: Yorgen Fenech, l'imprenditore arrestato come mandante, ha confermato che Schembri lo informava delle indagini della polizia e lo istruiva su cosa dire se fosse finito in cella.

Commenti