Cronache

Preso pirata della strada che ha investito e ucciso la mamma di cinque figli

La violinista era stata travolta sulle strisce Il ventiseienne aveva preso l'auto in prestito

Preso pirata della strada che ha investito e ucciso la mamma di cinque figli

«Mia madre si chiamava Roberta Barrile, era una donna incredibile, madre di cinque ragazzi. Vi scongiuro aiutateci a trovare la persona che non ha nemmeno avuto il coraggio di scendere di macchina e vedere in faccia la persona a cui ha tolto la vita».

Un appello disperato, di quelli che strazia il cuore, lanciato sui social da Gioele, 20 anni, uno dei figli della violinista cinquantenne uccisa martedì pomeriggio in via della Cava, a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno. Insieme al fratelli Emanuele e Matteo, 19 e 17 anni e alle sorelle Agnese, 13 e Maria Chiara, di 9, piange senza tregua la mamma uccisa da un pirata della strada. E ieri mattina il cielo e la tenacia degli investigatori, vigili urbani e polizia, hanno permesso l'identificazione dell'uomo, in realtà un ragazzo di 26 anni, che era al volante della Panda bianca vecchio modello, che ha travolto e ucciso la poveretta per poi far perdere le tracce.

L'incidente è avvenuto martedì alle 17.15 in via della Cava, all'incrocio con via Allende, dove c'è il semaforo, la farmacia e altri negozi. La fatalità tragica ha voluto che il ventiseienne avesse preso in prestito la vettura da un parente e poco dopo abbia investito mortalmente la violinista. Ma quando è stato individuato ha negato ogni responsabilità.

La donna nel prossimo fine settimana sarebbe dovuta partire per Londra e martedì aveva appena accompagnato la figlia a una lezione di tennis. Poi aveva deciso di non tornare a casa per fermarsi in centro a fare acquisti. Stava attraversando sulle strisce quando è stata investita dall'auto, che alcuni testimoni hanno detto essere una Panda bianca.

La persona al volante avrebbe poi proseguito la corsa senza prestare soccorso. Quando sul posto, pochi minuti dopo, sono arrivati i sanitari del 118, con un'ambulanza della pubblica assistenza di Rosignano, il medico non ha potuto fare niente se non constatare il decesso di Roberta. Subito è scattata la caccia per rintracciare il colpevole del mortale. I testimoni avevano descritto agli investogatori l'auto che l'aveva centrata.

«Si cerca una Fiat Panda bianca, primo modello, con parafango neri. Chi ha informazioni utili al riguardo, le comunichi», era stato l'appello disperato, lanciato qualche minuto più tardi dal marito della vittima, Stefano Guidi.

Gli uomini dalla polizia municipale di Rosignano Marittimo e gli agenti del locale commissariato, guidato dal vicequestore Marco Falzarano, a quel punto hanno passato al setaccio i filmati delle telecamere e sono riusciti a risalire alla targa della vettura. E ieri mattina la volta delle indagini.

L'auto è stata trovata e aveva i segni del violento impatto. Ora il presunto pirata della strada dovrà rispondere delle accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.

La vittima era originaria della Sicilia, ma da tanti anni abitava a Rosignano Solvay con il marito Stefano Guidi, vicedirettore dell'istituto Mascagni di Livorno. Lei insegnava violino alle medie Galilei di Cecina ed era amata da tutti.

E tutti si chiedono perché quel ventiseienne non si sia fermato per provare ad aiutare la donna che aveva lasciato a terra sull'asfalto.

Commenti