Cronaca giudiziaria

Presunto stupro, dal consulente dei pm un assist a La Russa jr

Non emergono certezze dall'analisi del capello della 22enne che accusa di violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato

Presunto stupro, dal consulente dei pm un assist a La Russa jr

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Non emergono certezze dall'analisi del capello della 22enne che accusa di violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. Si cercavano concentrazioni anomale di Ghb, la droga dello stupro, su input dell'avvocato della presunta vittima. Ma il risultato dell'esame non è decisivo ai fini dell'inchiesta.

Ieri sono arrivate le prime indiscrezioni da fonti giudiziarie ed è trapelata una conclusione preliminare della consulenza voluta dalla Procura di Milano e affidata all'esperto di tossicologia forense e docente all'università Statale, Domenico Di Candia. Da quanto emerge, il Ghb è presente, ma il principio attivo risulta in un quantitativo compatibile anche con uno sviluppo fisiologico. Il Ghb (usato nel settore farmaceutico) è infatti un acido gamma-idrossibutirrico presente naturalmente nel nostro organismo. Dato il valore riscontrato, riferibile a un periodo compatibile - lo scorso maggio - con il presunto stupro per cui è indagato anche Tommaso Gilardoni, l'amico deejay di La Russa jr, non è possibile dire se la presenza sia legata all'assunzione (in ipotesi, involontaria) o sia fisiologica. Ora il pm Rosaria Stagnaro e l'aggiunto Letizia Mannella attendono gli esiti degli esami tossicologici e l'analisi dei video trovati nel cellulare di Gilardoni. Solo dopo potrebbero risentire alcuni protagonisti della vicenda e quindi decidere, verosimilmente entro l'estate, se portare avanti l'accusa o chiedere l'archiviazione. La difesa del giovane accusato di violenza sessuale «è molto soddisfatta dell'esito» della consulenza. Per gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, i risultati «confermano in maniera assoluta che i livelli di Ghb rilevati nel capello della ragazza sono costanti nell'arco dei cinque mesi esaminati e che tali livelli escludono assunzioni esterne». Aggiungono i legali in una nota: «Se ci fosse stata una assunzione, secondo i dati scientifici riferiti anche dal nostro consulente, sarebbe sicuramente emersa, cosa che non è avvenuta».

E concludono: «La circostanza, indicata dal perito in chiusura che una singola assunzione non sarebbe comunque rilevabile, non trova fondamento scientifico tant'è che lo stesso perito non ne fa cenno alcuno e, soprattutto, non si capirebbe, in tal caso, che senso avrebbe avuto la perizia».

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