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Primarie, Salvini: "Se non raggiungo l'80% faccio un passo indietro"

Salvini ai suoi: "Non sono disponibile a fare il segretario della Lega con il 51%". E rilancia: "La mia sfida è per l'egemonia nel campo del centrodestra"

Primarie, Salvini: "Se non raggiungo l'80% faccio un passo indietro"

Per Matteo Salvini ha firmato l'87 per cento dei militanti. Per l'esattezza 6925 leghisti che hanno partecipato alla raccolta di sottoscrizioni in vista delle primarie per la segreteria federale della Lega Nord. Mentre lo sfidante, l'assessore lombardo Gianni Fava, ha raccolto il 13 per cento delle firme (1055, poco sopra la soglia minima per accedere alla candidatura, ovvero mille). La palla ora passa alle primarie che si terranno domenica dalle 9 alle 18. L'elezione del vincitore sarà ratificata dal congresso federale, che si riunirà alla Fiera di Parma, il 21.

"Non sono disponibile a fare il segretario della Lega con il 51%. Se alle primarie non raggiungo la cifra che ho in mente, al congresso di Parma faccio un passo indietro". In mattinata, parlando coi suoi più stretti collaboratori, avrebbe anche fissato la cifra. Il paletto, secondo fonti riportate dalla Stampa, sarebbe la soglia dell'80%. "Se non raggiungo l’80% torno a essere un semplice militante come ho fatto per 30 anni - avrebbe detto Salvini - la mia sfida è per l’egemonia nel campo del centrodestra. Se qualcuno ha nostalgia di una Lega al 3% in ginocchio da Berlusconi, si cerchi un altro segretario".

Toni duri che, però, si ammorbidiscono nella nota diffusa nel pomeriggio. "Grazie a ogni segretario di sezione, circoscrizione e provincia - scrive il leader del Carroccio - grazie a ogni singolo militante che ha firmato per uno dei due candidati. Un grande esempio di democrazia e partecipazione".

Quindi si dice "orgoglioso" di "aver guidato la Lega negli ultimi tre anni", di "averlo portato dal 3 al 13%" e di "aver finalmente ottenuto, dopo 20 anni di battaglie, il referendum per l'autonomia fiscale del Veneto e della Lombardia".

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