Politica

La proposta di Di Maio: "Le navi che ci provocano diventino italiane"

Il ministro del Lavoro si sfoga anche sul caso Benetton: "Ci sono milionari e multinazionali che credono di poter utilizzare le casse dello stato a proprio piacimento"

La proposta di Di Maio: "Le navi che ci provocano diventino italiane"

Luigi Di Maio sul proprio profilo Facebook interviene per fare chiarezza su due tematiche che negli ultimi giorni stanno attanagliando il governo. Il vicepremier pentastellato ha tuonato: "Ci sono milionari e multinazionali che credono di poter utilizzare le casse dello stato a proprio piacimento e quando provi a togliergli le rendite, iniziano a ricattare. Si sentono forti perché c’è una buona parte della politica e dei partiti che gli hanno fatto e gli fanno da scendiletto".

Toccata anche la questione del ponte Morandi: "Non appena abbiamo comunicato l’intenzione di revocare la concessione ad Autostrade tutti questi poteri sono sobbalzati dalla sedia. È nato il partito dei Benetton, che sta federando tutti gli amici degli amici che in questi anni hanno avuto trattamenti di privilegio, a scapito degli imprenditori che ogni giorno si spaccano la schiena. Io sono dalla parte del lavoro e delle imprese ed è per questo che mi batto contro coloro che fanno concorrenza". E il cosiddetto partito dei Benetton ha l'obiettivo di "andare contro il MoVimento 5 Stelle".

Caso Sea Watch

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico già nella giornata di ieri era intervenuto sulla questione Sea Watch, ma questo pomeriggio ha deciso di tornare a parlarne: "Bisogna andare avanti a mio avviso e individuare una soluzione affinché quelle imbarcazioni che se ne fregano delle nostre leggi non tornino più in mare già alla prima infrazione. Non si deve aspettare oltre. Stiamo studiando una proposta in questo senso: non si può andare avanti sequestrando e poi dissequestrando la stessa imbarcazione, e sta per accadere di nuovo con la Sea Watch 3. Se quella nave torna in mare con un nuovo comandante cosa cambia?".

Perciò è spuntata una nuova idea: "Dobbiamo fare in modo che le navi che provocano il nostro Paese, compromettendo anche la sicurezza delle nostre forze dell’ordine com’è accaduto in questi giorni, restino in dotazione allo Stato italiano. Se entri nelle nostre acque violando la legge, perdi definitivamente l’imbarcazione, senza attenuanti e multe che incidono ben poco. Se forze armate, capitaneria o corpi di polizia lo vorranno daremo a loro le navi confiscate". In tal modo, a detta di Di Maio, si potrà ridurre "il traffico nel Mediterraneo verso l’Italia.

Siamo un Paese rispettoso di tutti, è bene che gli altri inizino a rispettare anche noi".

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