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Prostituzione, Salvini: "Sì a riapertura delle case chiuse"

Matteo Salvini prima si sbilancia e, poi, precisa: "Non aggiungiamo però problema a problema chiudiamo prima quelli aperti prima di riaprire le case chiuse"

Prostituzione, Salvini: "Sì a riapertura delle case chiuse"

"Ero e continuo a essere favorevole alla riapertura delle case chiuse". A dirlo è il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, a margine della cerimonia di consegna di Costa Venezia a Monfalcone.

"Non c'è nel contratto di governo, perché i 5S non la pensano così, però io continuo a ritenere che togliere alle mafie, alle strade e al degrado questo business, anche dal punto di vista sanitario", aggiunge Salvini che, sotto questo aspetto, considera il modello austriaco "quello più efficiente". Il leader della Lega, però, dopo essersi lasciato andare a queste considerazioni, precisa: "Non aggiungiamo però problema a problema chiudiamo prima quelli aperti prima di riaprire le case chiuse", alludendo probabilmente alla Tav e alla legittima difesa. Salvini, infine, nel corso del suo intervento tenuto durante la cerimonia di consegna di Costa Venzia a Costa Crociere da parte di Fincantieri, ha confessato:"Sono arrivato a 45 anni della mia vita senza aver fatto un giorno di crociera. Sono quanto di peggio poteva capitarvi come Costa, Fincantieri e Carnival per inaugurare questa nave, però magari nei prossimi 45 anni un giorno di crociera me lo potrò permettere...".

Intanto in Veneto la proposta del consigliere regionale Antonio Guadagnini di creare un albo per le prostitute ha avuto un primo parere favorevole dalla commissione competente. "La mia proposta tiene conto della giurisprudenza ormai consolidata della Corte di Cassazione la quale - spiega il consigliere - ha affermato che chi esercita questo lavoro è un 'libero professionista', il quale ha diritto a ricevere un giusto compenso, e dovrebbe avere sempre diritto ad emettere fattura con partita iva. Essa inoltre afferma che affittare o cedere un appartamento per uso di prostituzione, entro certi limiti, non dovrebbe considerarsi favoreggiamento della prostituzione". Guadagnini, infine, ha attaccato la legge Merlin, colpevole di aver prodotto "gigantesco giro d'affari illecito" di circa 5 miliardi di euro che ogni anno vengono sottrati al fisco.

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