Cronache

Quando la vita ricomincia dalla fine

Quando la vita ricomincia dalla fine

Che cosa succeda in quella nuvola sospesa che sta sul confine della vita, tra il buio e la luce, nessuno lo sa. Se in quella terra di mezzo si scopre la verità sull'esistenza e poi, al ritorno del viaggio, si dimentica tutto o se è solo un ultimo sguardo su quello che è stato e non sarà più per poi scivolare altrove. C'è chi racconta di essersi visto disteso da lassù e chi non si ricorda neanche quello che è successo prima. Con il risveglio è lo stesso.

Paolo, il nome ce lo siamo inventati noi, ha 8 anni ed è ricoverato all'ospedale dei Bambini di Enna. Papà si era allontanato da casa il tempo che serve per una commissione, Paolo è volato giù dal terzo piano sporgendosi da una finestra. Appena si è svegliato l'universo è sparito per lasciare posto al bello di ogni giorno: «Posso vedere i cartoni animati?». Come se niente fosse. La piccola Noemi, ferita in un agguato di camorra, chiese dove fossero le sue bambole.

Il risveglio è una scossa che provoca a volte reazioni inaspettate. Rosalba, palermitana, si mise a cantare Questo piccolo grande amore di Baglioni; Giovanni Antonio allevatore di Sassari, si liberò dal silenzio per accusare chi lo voleva morto: «Mi hanno spinto in un dirupo per uccidermi». Si ricordava anche chi.

C'è sempre una strada che parte da quei territori misteriosi e non si conosce mai la sua direzione in cui porta. A Lorenzo, 17 anni, veronese, precipitato nel coma da un incidente stradale, dopo 5 mesi stavano per staccare la spina e procedere all'espianto degli organi. Invece, a poche ore dall'intervento, si è ripreso con un colpo di tosse. Un ritardo sul percorso e non tornava più.

A modo suo anche Martina ha trovato in fondo al tunnel la strada della vita. Dopo essere stata in coma per 28 giorni dieci è diventata l'angelo di chi, come lei, lotta per tornare a casa: è stata assunta come infermiera all'Unità risveglio dell'ospedale Fondazione Giglio di Cefalù, dove era stata ricoverata: «Ho scelto io di lavorare qui, per dare ciò che ho ricevuto. Non bisogna mai mollare»

Nell'Italia dei rancori, delle ripicche da ballatoio ingigantite a questioni di principio, quello cha fa più impressione di quella nuvola sospesa ai confini della vita è che chi non c'è salito la consuma sui social in diretta tv sullo smartphone, magari con una mano sul volante.

Ma consola sapere che la vita può essere un sogno proprio perchè ti svegli.

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