Cronache

Quante "bufale" a tavola. Dal latte all'ananas ci beviamo (quasi) tutto

Le "fake news" sul cibo fanno sempre più presa. Il decalogo dei consigli da non seguire

Quante "bufale" a tavola. Dal latte all'ananas ci beviamo (quasi) tutto

Ce le danno a bere. E anche a mangiare. Ci dicono cose sui cibi che spostano i consumi, che riempiono o svuotano i nostri carrelli ma che non sempre corrispondono a verità. Demonizzano un ingrediente, attribuiscono a un altro proprietà che non esistono e in questo modo cambiano la nostra dieta e un po' anche la nostra vita, mettendo a volte addirittura in pericolo la nostra salute, spesso minando intere filiere produttive. Sono le fake news del cibo, le notizie che colpiscono ma che nessuno si preoccupa di verificare: a volte leggende che si tramandano, a volte credenze popolari quasi innocue, altre volte campagne di demonizzazione che partono da parziali verità e si trasformano in una caccia all'untore. Accade ad esempio all'olio di palma, il grasso vegetale molto utilizzato dall'industria alimentare, che è stato quasi «bannato» dai supermercati perché accusato di una serie di nefandezze ai danni di salute e ambiente che in realtà sono tutt'altro che univocamente riconosciute dalla comunità scientifica internazionale.

Ma senza arrivare a tali campagne di controinformazione, spesso inconsapevolmente per pigrizia, ignoranza, credulità abbocchiamo a tranelli comunicativi piuttosto clamorosi. Coldiretti e l'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura si sono divertiti (si fa per dire) a classificare le dieci food fake news più diffuse. Eccole.

1. Il latte fa male. La tesi è: il latte va assunto solo da piccoli, gli altri animali non lo bevono da adulti. Ma visto che il latte di mucca, capra e pecora fa parte della nostra dieta da millenni, il nostro genoma si è modificato per produrre l'enzima che scinde il lattosio.

2. L'ananas brucia i grassi. Non c'è una sola ricerca che avvalori questa cosa. Una proprietà simile ce l'ha la bromelina, una sostanza contenuta nel gambo del frutto, che nessuno si sogna di mangiare.

3. Il kamut è un cereale antico. Una vera bufala. Altro che «grano dei Faraoni». Si tratta di un marchio commerciale privato americano con cui viene venduto un grano non particolarmente pregiato. Quindi nessun miracolo.

4. Mangiare carne fa male. Non c'è uno studio che provi questa cosa, anzi la carne è ricca di nutrienti che se non vengono assunti possono provocare danni alla salute. Certo, l'importante è non esagerare.

5. Le banane sono ricche di potassio. Lo sono, ma ne hanno molto meno di spinaci, rucola, cavolini e anche del kiwi, tutti alimenti con minore apporto calorico.

6. I grassi vanno eliminati dalla dieta. E invece devono rappresentare tra i 25 e il 30 per cento delle nostre calorie giornaliere.

7. Chi è intollerante al lattosio deve evitare i formaggi. In genere gli intolleranti al lattosio posso tollerare fino a 125 ml di latte al giorno. E comunque nei formaggi stagionati il lattosio tende a scomparire.

8. Lo zucchero di canna è meglio di quello bianco. Le caratteristiche nutrizionali sono le stesse, quindi chi pensa di tutelare la sua salute mettendo nel caffè la bustina marroncina si illude.

9. I prodotti Ue rispettano tutti le stesse regole. Spesso le regole europee sono meno rigorose di quelle italiane. Un esempio? Da noi non si può produrre pasta con il grano tenero. E non si possono fare i formaggi con la polvere di latte.

10. I prodotti del contadino non sono controllati.

Tutti i prodotti alimentari in vendita nel nostro Paese devono rispettare gli stessi standard, anche quelli venduti nel farmer market.

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