Politica

Quell'esercito di "trombati": ecco cosa fanno ora i non rieletti Pd

I non rieletti si sono riciclati tra enti e authority: ecco che fine hanno fatto 135 ex onorevoli democratici

Quell'esercito di "trombati": ecco cosa fanno ora i non rieletti Pd

In politica non si butta via niente. A nulla servono i proclami e le istanze di rinnovamento a ogni giro di elezioni: chi resta fuori dal Parlamento tra una legislatura e un'altra trova sempre il modo per riciclarsi.

È quello che è successo al Pd, dove il popolo dei trombati nel 2013 era formato da ben 165 ex onorevoli democratici costretti a lasciare le Camere. Di questi ben 135 hanno sgomitato per mantenere una poltrona e, come racconta Sergio Rizzo sul Corriere, una buona metà ha avuto un incarico pubblico. A partire da Francesco Laratta, coordinatore regionale calabrese di Areadem (che fa riferimento a Dario Franceschini) che oggi è consigliere dell'istituto pubblico per i servizi nel mercato agricolo (Ismea). Poi ci sono sei ricandidati o rieletti in altri partiti, sei "riciclati" nelle amministrazioni locali (tra cui il sindaco di Roma, Ignazio Marino, quello di Catania, Enzo Bianco, Giovanni Lolli, assessore regionale in Abruzzo, Alberto Fluvi, capo segreteria dell’assessorato al Bilancio della Toscana) e tredici che hanno avuto incarichi di partito nello stesso Pd, tra segreterie e presidenze provinciali e direzioni del gruppo alla Camera.

A diciotto ex parlamentari del Pd sono stati attribuiti incarichi in fondazioni, authority, enti e organismi pubblici di vario tipo. Mario Cavallaro è presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, Antonello Soro dell'Autorità garante della privacy, Marilena Adamo della Fondazione scuole civiche del Comune di Milano, Sergio D'Antoni presiede il Coni Sicilia, Rosa De Pasquale è direttore dell'ufficio scolastico della Toscana, Carlo Chiurazzi è presidente del Consorzio di sviluppo industriale di Matera, Mariapia Garavaglia consigliere della Fondazione Arena di Verona, Federico Testa è commissario dell'Enea, Luigi Nicolais è presidente del Cnr, Giovanna Melandri è diventata presidente del Maxxi a Roma, Luciana Pedoto è responsabile di trasparenza e anti-corruzione all'Istituto nazionale di astrofisica. Ci sono poi Pier Fausto Recchia alla guida di Difesa servizi, Costantino Boffa a Invitalia, Jean Léonard Touadi all'Istituto Sacra Famiglia, Massimo Pompili a Santa Maria in Aquiro, Sandro Brandolini alla vicepresidenza di Cesena Fiera, Maria Leddi alla poltrona di amministratore unico di Ftc holding. Ivano Strizzolo ha avuto invece ben tre poltrone: è presidente dei revisori della Unirelab srl e sindaco di Istituto Luce e Postecom. E ci sono ancora Massimo Zunino alla presidenza di Mistral Air.

Poi ci sono ben cinque che sono stati piazzati da Matteo Renzi direttamente nel governo, come il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, il consigliere del ministro della Giustizia, Guido Calvisi, e il capo della segreteria tecnica del sottosegretario Marco Minniti, Achille Passoni.

Infine qualcuno ha dovuto accontentarsi di incarichi privati.

come Giulio Santagata che è consigliere delegato di Nomisma, Luigi De Sena consigliere del Colari, Cinzia Capano curatore fallimentare, Ezio Zani liquidatore di cooperative sociali, Rita Ghedini presidente di Legacoop Bologna.

Commenti