Cronache

Ma i maschi non sono tutti dei malati

Ma i maschi non sono tutti dei malati

I racconti di molestie perpetrate dagli uomini ai danni delle donne stanno assumendo la forma di commedie tragicomiche. Dal caso Weinstein in poi sono stati sdoganati gli stereotipi e i pregiudizi più banali. Ogni testimonianza, anche se non suffragata da prove, conferma la teoria per cui vivremmo in un mondo in cui i maschi sono tutti sporcaccioni, e le femmine, tutte, pure e castissime. Incapaci di dire un semplice no, perché di fronte al carnefice, anche se disarmato, vanno incontro al fenomeno del freezing: una dissociazione emotiva, cognitiva e sensoriale, che isola la persona traumatizzata da quello che sta vivendo e impedisce altre reazioni molto più frequenti e adattive, come il combattimento o la fuga. Per essere più chiari, il freezing si verifica quando in una situazione di pericolo mollare un calcio ben assestato e scappare non è possibile, perché il molestatore, violento, impedisce con la forza l'accesso alla via d'uscita.

Lo psichiatra Morelli è stato attaccato perché ha detto una semplice verità. Se non c'è coercizione fisica, tra il presunto carnefice e la presunta vittima, c'è un gioco delle parti. Se lui è il maschio dominatore, lei si è fatta usare, per ottenere quello che senza l'arma della seduzione non avrebbe acquisito, la parte in un film. I due, l'uomo che usa il suo potere per possedere una donna e la donna, che usa il suo corpo per accaparrarsi un ruolo in un film, stanno mercificando entrambi e per motivi diversi la sessualità. Quelle aspiranti attrici, specifica Morelli, si sono cacciate in una situazione in cui non potevano più dire di no. Dopo uno stupro, che sia stata perpetrata violenza fisica o psicologica, la vittima rifugge ogni luogo in cui la condizione di coercizione potrebbe ripresentarsi, e invece si sono lasciate fotografare con Weinstein in ogni dove, abbracciate a lui sul tappeto rosso.

Non tutti i produttori sono dominatori malati di sesso e non tutte le aspiranti attrici hanno usato la seduzione come arma per arrivare allo scopo. In un ambiente in cui una su mille ce la fa la competizione è esasperata.

Le ragazze che non riescono a realizzare il loro sogno senza raccomandazione e senza passare per la camera d'albergo dovrebbero provare a dirsi, onestamente, che non era il loro lavoro e ricordare le parole del premio Nobel Rita Levi Montalcini: le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro capacità.

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