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Quirinale, Draghi si sfila: "Non sono un politico" E la Boldrini vuole una donna

Il governatore Bce: "A Francoforte fino al 2019". Mentre la Boldrini attacca: "Se una donna può guidare il Cern, perché non dovrebbe salire al Colle?"

Quirinale, Draghi si sfila: "Non sono un politico" E la Boldrini vuole una donna

Romano Prodi, Walter Veltroni, Pier Carlo Padoan, Raffaele Cantone: i nomi ventilati per il Quirinale si avvicendano sempre più vorticosi in attesa delle prossime dimissioni di Giorgio Napolitano. Sarà un tecnico o un politico? Un uomo capace di comporre le divisioni del Paese o l'espressione della sola parte politica predominante?

In attesa di scoprire chi sarà il dodicesimo Presidente della Repubblica, arrivano oggi due segnali importanti che contribuiscono a modellare le prospettive per la corsa al Colle. Il primo giunge da Mario Draghi, da settimane indicato come uno dei candidati più "caldi" per la poltrona quirinalizia.

In un'intervista alla Handelsblatt, il governatore della Bce ha dichiarato di non essere disponibile: "Non voglio essere un politico", ha chiarito Draghi, specificando di voler rimanere a Francoforte fino al 2019. Insomma, un gran rifiuto in piena regola, che sgombra il campo dalle ipotesi che lo volevano tra i favoriti nella corsa alla Presidenza.

La seconda indicazione importante della giornata arriva invece da Roma, e più precisamente da Montecitorio. In un'altra intervista al Corriere della Sera, il presidente della Camera Laura Boldrini ha dettato quelle che sono le proprie linee guida per l'elezione del nuovo Capo dello Stato. Nella scelta di chi guiderà il Quirinale, ha spiegato la Boldrini, serve infatti la prova tangibile di un "ritorno al primato della politica".

"Se le donne possono salire al Cern, possono salire al Quirinale", afferma la Boldrini parlando di Fabiola Giannotti, direttrice del prestigioso istituto di ricerca di Ginevra.

"Quando mi è stata fatta la domanda, cosa avrei dovuto rispondere per non essere etichettata come una che si autocandida - si domanda la terza carica dello Stato parlando al Corriere - Avrei dovuto dire che il Paese non è pronto? Non sarebbe stato sorprendente?"

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