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Al Quirinale prove di disgelo tra Salvini e Di Maio ma la tensione resta alta

Conte ai parlamentari di Lega e M5s: "Parlatevi di più". Grillini in fibrillazione. Salvini: "Tranquillissimo, contano i fatti"

Al Quirinale prove di disgelo tra Salvini e Di Maio ma la tensione resta alta

"Parlatevi di più". Così il premier Giuseppe Conte, lasciando il tradizionale ricevimento al Quirinale, si rivolge a due deputati della Lega che gli si parano davanti - Emanuela Corda e Roberto Paolo Ferrari - presentandosi come parlamentari del M5S e della Lega.

Il Movimento 5 Stelle è in fibrillazione, Matteo Salvini invece si definisce "rilassatissimo". Mentre all'interno della stessa maggioranza in tanti si interrogano sul futuro e la durata del governo, al Quirinale - in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica - vanno in scena strette di mano e abbracci, dichiarazioni di tregua (armata) e strategie. Il cronoprogramma, che sia della crisi o della ripartenza, si va delineando: lunedì sera, dopo un incontro alla Luiss e l'ennesimo vertice sul decreto Sblocca cantieri, il premier Giuseppe Conte terrà una conferenza stampa a un anno dalla nascita del Governo del cambiamento. Un discorso "agli italiani" che intende "fare chiarezza".

I primi a chiederlo in realtà sono i pentastellati. "Così non andiamo avanti - spiegano - se Salvini crede che adesso potrà imporci ogni cosa si sbaglia: secondo lui adesso dice 'facciamo 50 inceneritori' e noi lo facciamo? Si sbaglia. Sei milioni di voti in meno ti mettono paura, dobbiamo tornare ciò che eravamo". Salvini ostenta tranquillità. Nei giardini del Quirinale si diverte a fare il 'piccioncinò con la fidanzata Francesca Verdini. Si alza, pur dopo qualche minuto, a salutare Di Maio (anche lui in compagnia di Virginia Saba) e gli stringe la mano. "Ci vediamo lunedì o martedì?", chiede il capo politico M5S. "Ci sentiamo, sì, ci vediamo", replica il leader del Carroccio. E ai cronisti che gli chiedono se adesso sia lui a comandare nel governo, risponde: "Ma se dicono che 9 leggi su 10 sono loro. Io chiedo solo di rispettare contratto: la Flat tax c'è, l'Autonomia c'è, il decreto sicurezza c'è. La Tav l'abbiamo rivista e rifinanziata", dice citando uno per uno i provvedimenti bandiera della Lega. Per capire se il Governo andrà avanti, in ogni caso bisognerà aspettare il vertice di maggioranza, alla presenza dei due vicepremier. Ancora in agenda non c'è, ma dovrebbe tenersi o martedì mattina, prima che Conte, dopo pranzo, parta per il Vietnam, o più probabilmente giovedì notte o venerdì, quando poi dovrebbe esserci il Consiglio dei ministri.

In ogni caso dal Carroccio l'avviso ai naviganti non cambia: "Se il M5S continua con i suoi no è meglio andare al voto", dice il sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia, che ammette di non disdegnare "una registrata" alla squadra di Governo, dal momento che alcuni ministeri "non funzionano bene". Mercoledì, poi, da Bruxelles arriverà la risposta della commissione Europea alla lettera sui conti pubblici inviata da Giovanni Tria. E se il ministro dell'Economia si dice "tranquillo e sorridente", il premier ammette di "seguire con palpitazione" la vicenda.

Salvini, ancora una volta, tira dritto: "Mi hanno votato per cambiare l'Europa, vedremo chi ha la testa più dura".

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