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La Raggi affonda i grillini: crollo record nei sondaggi

Le inchieste hanno un effetto boomerang nazionale: meno 2,3%. Un elettore su dieci molla il movimento

La Raggi affonda i grillini: crollo record nei sondaggi

Houston, abbiamo un problema. Inchieste, polemiche, polizze vita, assessori arrestati e commissariati: i tanti guai della Raggi stanno affondando non solo la giunta grillina di Roma ma tutto il movimento Cinque Stelle a livello nazionale. Soltanto nell'ultima settimana, secondo un sondaggio realizzato da Ixè per Agorà, M5S ha perso infatti il 2,3% delle intenzioni di voto. Cioè, quasi un elettore su dieci di Beppe Grillo si sta allontanando per colpa di quanto sta succedendo dalle parti del Campidoglio.

I sondaggi, si sa, vanno presi con le molle. Però stavolta la rilevazione di Ixè fotografa una novità, una netta inversione di tendenza. Finora sembrava che le difficoltà di Virginia, pur notevoli e continue, avessero un effetto prevalentemente locale, che il fastidio e il disincanto riguardassero solamente i romani. Invece, a quanto pare, non è più così. Lo stillicidio di notizie in arrivo dalla Capitale costa più di due punti e i Cinque Stelle scendono dal 29,9 al 27,6%, «complice la situazione del sindaco Raggi a Roma», come chiosano i rilevatori. Intanto il Pd si allontana e adesso è oltre tre punti sopra.

E adesso? Alessandro Di Battista prova a minimizzare. «Non credo che il destino del Movimento 5 Stelle sia connesso a Roma. Credo che il destino di Roma sia connesso a quello del Movimento 5 Stelle». Sotto il calembour c'è la voglia, o la necessità, di continuare a difendere il sindaco. «Se dovessimo fare quello che ci conviene- spiega Di Battista - ci terremmo anche i rimborsi elettorali anziché restituire milioni di euro. Invece facciamo quello che è giusto».

Sì, ma fino a quando? Perché il vero problema per la Houston milanese nella Casaleggio associati è che nelle prossime settimane la situazione già brutta potrebbe addirittura peggiorare e, se la frana di consenso dovesse continuare, il Movimento potrebbe essere costretto a prenderne atto e a scaricare la sindaca. Il fronte giudiziario è tutt'altro che chiuso. La Raggi è indagata in due inchieste diverse con pesanti ipotesi di reato e, senza parlare del giallo della polizza vita, si attende poi l'interrogatorio del suo ex braccio destro Raffaele Marra, arrestato il 16 dicembre, accusato di corruzione in concorso con il costruttore Sergio Scarpellini.

E le cose non vanno meglio dal punto di vista politico. «Non vi preoccupate, stiamo andando avanti, è tutto a posto», sostiene il responsabile del Bilancio Andrea Mazzillo. Ma al di là dei risultati (?) della giunta, degli sfoghi polemici degli assessori che hanno lasciato, dell'irritazione dei romani per l'immobilismo dell'amministrazione, dello stadio della Roma, c'è il caso Berdini ancora aperto. Le dimissioni sono tuttora congelate, in attesa di trovare un sostituto. Nel frattempo l'assessore non viene invitato alle riunioni ed è stato commissariato. «Non ho ancora sciolto la riserva», dice la Raggi, attaccata persino in Cina dal Quotidiano del Popolo: «Non è all'altezza».

In compenso con Virginia si schiera Sabrina Ferilli: «A me piace moltissimo».

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