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Raggi: "Basta quote, sui migranti non si può ragionare con i fogli Excel"

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo lo sgombero degli occupanti abusivi da via Curtatone, denuncia: "Ci sono troppi profughi non censiti"

Raggi: "Basta quote, sui migranti non si può ragionare con i fogli Excel"

"Il Comune ha compiuto il proprio dovere e offerto assistenza a tutti coloro che ne hanno diritto, 107 persone - bambini, madri, disabili, anziani non autosufficienti - alle quali i nostri operatori dei servizi sociali hanno garantito ogni tipo di aiuto, tutti i giorni, in strada e nella struttura". Virginia Raggi, sindaco di Roma, dalle colonne de La Stampa, si difende dall'accusa di immobilismo sulla vicenda dei profughi sgomberati dal palazzo di via Curtatone.

"A oggi, oltre 50 persone sono state prese in carico nel nostro circuito di accoglienza, mentre altri hanno rifiutato le soluzioni offerte. Non c’è neanche un aspetto su cui siamo stati inadempienti", prosegue il primo cittadino della Capitale che si rifiuta di affrontare il problema immigrazione seguendo "la logica dell’emergenza perenne" e passa al contrattacco.

"Nei mesi scorsi -dice la Raggi - più volte i nostri operatori, lasciati soli dalla Regione Lazio, hanno tentato di entrare nel palazzo: ci sono numerosi documenti a certificarlo. Sono stati respinti all’ingresso da una parte degli stessi occupanti. C’era qualcuno che non voleva che entrassimo, che vedessimo in che condizioni molte persone fossero tenute: ammassate in stanze per la quali sembrerebbe pagassero anche una sorta di affitto o, meglio, pizzo".

"Via Curtatone era una delle emergenze, ma non è il Comune a decidere quando effettuare lo sgombero. Noi curiamo l’assistenza sociale e veniamo avvisati poco prima dell’intervento", ribadisce la Raggi. E ancora: "In piazza c’erano i nostri operatori che hanno assistito centinaia di persone. Le risposte le dobbiamo a chi è in difficoltà, senza vetrine mediatiche, evitando speculazioni politiche sulle persone più fragili. L’assessora Baldassarre sta facendo un ottimo lavoro. Trovare una soluzione in poche ore per oltre cento persone non è da tutti".

Per quanto riguarda la situazione del censimento dei migranti, la Raggi spiega: "Roma ha un carico di decine di migliaia di persone che non sono censite ufficialmente. Io non ragiono per quote, ma considero che ho di fronte a me esseri umani in carne e ossa. Roma accoglie i cosiddetti 'migranti fantasma': sono persone che sono registrate in altre parti di Italia, ma che in realtà vivono nella Capitale. A questi si aggiungono i non registrati e i migranti respinti alle frontiere che vengono a Roma prima di ritentare il viaggio verso il Nord Europa".

"Non si può far finta che queste persone non esistano perché non sono riportate in una tabella Excel. Né si può immaginare di dare vita a guerre tra poveri. Manca una politica nazionale adeguata su immigrazione e accoglienza. E questa è la linea di tutto il M5S", precisa il sindaco evitando di entrare nella polemica tra Di Maio e Fico. "Roberto e Luigi hanno ribadito lo stesso concetto con parole diverse.

Mi sembra un tentativo di creare una contrapposizione mediatica tra di loro", conclude.

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