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Raggi, gli esami (giudiziari) non finiscono mai

Il sindaco di Roma giovedì torna in tribunale per il processo sulle nomine in Campidoglio

Raggi, gli esami (giudiziari) non finiscono mai

Gli esami (giudiziari) per il sindaco di Roma Virginia Raggi non finiscono mai. Non si è ancora spento il fuoco per la recente inchiesta della Procura di Roma sul progetto di costruzione del nuovo stadio, che travolge il sistema di potere dei Cinque stelle nella Capitale, che sulla giunta Raggi si riaffacciano i timori per un'altra indagine: quella legata alla nomina di Renato Marra a capo della Direzione Turismo del Campidoglio. Venerdì scorso il primo cittadino capitolino è stato a piazzale Clodio per essere ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti nell'affare stadio. A distanza di sei giorni (giovedì 21 giugno) la Raggi varcherà nuovamente la porta del Palazzo di Giustizia. Stavolta nella veste di imputata per la prima udienza del processo che la vede accusata di falso in relazione alla nomina di Marra; nomina prima congelata e poi revocata dopo l'arresto per corruzione (in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini per un'altra vicenda) di Raffaele Marra, fratello del primo nonchè braccio destro (all'epoca) della stessa sindaca. L'amministrazione capitolina è stretta in una morsa tra fallimenti politici e inchieste giudiziarie. Secondo la Procura, rappresentata ancora una volta dal magistrato Paolo Ielo, lo stesso che indaga anche sul progetto del nuovo stadio, la Raggi avrebbe dichiarato il falso alla responsabile dell'Anticorruzione interna del Campidoglio, dicendo di aver deciso da sola sulla scelta di Renato Marra il quale da vigile urbano venne promosso, tramite un interpello istruito dal Dipartimento diretto dal fratello Raffaele, a dirigente capitolino con relativo incremento di stipendio di 20 mila euro. Alla funzionaria dell'Anticorruzione del Campidoglio la Raggi disse che il ruolo di Raffaele Marra nella nomina del fratello fu «di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da me assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali». Una ricostruzione che però, secondo la procura, contrasterebbe con il contenuto di alcune chat telefoniche finite negli atti dell'inchiesta. Nove i testimoni che la sindaca di Roma ha chiamato a deporre, tra loro il vicesindaco Luca Bergamo, l'assessore allo Sport ed ex vicesindaco Daniele Frongia e il responsabile del personale del Campidoglio Antonio De Santis. Saranno chiamati a testimoniare anche lo stesso Raffaele Marra e il dirigente comunale Gianluca Viggiano. Per un'inchiesta (quella sulla nomina di Renato Marra) che entra nella fase cruciale, un'altra che potrebbe riservare nuovi colpi di scena: in settimana la procura depositerà altri documenti sull'inchiesta per la costruzione dello stadio della Roma.

Materiale investigativo che potrebbe far emergere elementi nuovi sulle relazioni dell'imprenditore Luca Parnasi e sul ruolo svolto in Campidoglio dall'avvocato Luca Lanzalone, considerato un consulente di fatto della giunta Raggi nella trattativa che tra gennaio e febbraio ha portato alla stesura definitiva del progetto per l'impianto sportivo e del business park a Tor di Valle.

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