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La Raggi piange, Grillo la difende ma rischia ancora di cadere

Dopo l'attacco della Lombardi, la Raggi chiede e ottiene il sostegno di Grillo (a condizione che dica no ai Giochi), ma 12 consiglieri su 29 sono pronti a sfiduciarla

La Raggi piange, Grillo la difende ma rischia ancora di cadere

Virginia Raggi è sola, accerchiata e fragile. E piange. Dopo l’ennesimo attacco, arrivato dalla collega Roberta Lombardo, la sindaca di Roma chiama subito Beppe Grillo “nervosa e con la voce rotta dal pianto”, rivela il Messaggero.

La Raggi chiede il sostegno del fondatore del Movimento, “altrimenti mi dimetto”. Grillo verso le 17 la accontenta pubblicando un post dal titolo inequivocabile “Giù le mani da Virginia”, ma le chiede che arrivi presto il no secco alle Olimpiadi. L’ennesima pezza che dovrebbe, almeno temporaneamente, frenare le altre tre donne pentastellate, Paola Taverna, Carla Ruocco e la Lombardo che chiedono la testa della Raggi ormai da varie settimane. Ma potrebbe non bastare. Secondo il Messaggero solo 8 consiglieri su 29 la appoggiano esplicitamente, mentre il presidente del consiglio comunale, Marcello De Vito, e il capogruppo dei Cinquestelle tacciono e i rapporti con Luigi Di Maio si sarebbero raffreddati. Per il Corriere della Sera, invece, sarebbero 12 i consiglieri grillini “ma a non è detto che, col passare dei giorni, il numero non possa salire”. Soprattutto se la posizione giudiziaria dell’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, dovesse complicarsi o se la Procura di Roma contestasse alla Raggi il reato di abuso d’ufficio per le nomine fatte. Il post di Grillo, inoltre, non viene ‘condiviso’ da nessun parlamentare di punta, neppure da Di Maio e Di Battista. Un altro nodo intricato sono, come abbiamo già detto, le Olimpiadi. Secondo il Corriere, la Raggi sarebbe stata più risoluto nel colloquio telefonico avuto con Grillo. “Voglio un post di sostegno sul sito di Beppe, entro poche ore. Altrimenti me ne vado, oppure davvero comincio a fare da sola. Magari potrei dire sì alle Olimpiadi”, avrebbe detto e, se lasciata solo di nuovo, con l’appoggio delle opposizioni, troverebbe facilmente i numeri per far passare i Giochi olimpici.

Uno scenario che segnerebbe la rottura definitiva tra la Raggi e il Movimento Cinquestelle.

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