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Rapina choc: caccia a una banda dell'Est

Quattro banditi hanno picchiato il proprietario della villa e tagliato il lobo alla moglie

Rapina choc: caccia a una banda dell'Est

Svegliati nel cuore della notte, strattonati e presi a schiaffi e pugni. Carlo Martelli, noto chirurgo cardiovascolare in pensione e fondatore dell'Associazione famiglie di persone con disabilità (Anffas) e sua moglie Niva Bazzan ieri all'alba hanno vissuto due ore da incubo. Minuti interminabili, che la donna a cui quattro malviventi e forse «un palo» hanno tagliato il lobo di un orecchio, difficilmente riuscirà a dimenticare.

La rapina, stile «Arancia Meccanica» è avvenuta nella loro villa, vicino a Lanciano, in provincia di Chieti. Alle 4 del mattino il commando ha fatto irruzione nell'abitazione, entrando da una grata, una sorta di boccaporto. Calandosi da lì sono finiti nella taverna sottostante, da dove si sono poi diretti alle stanze superiori. Cercavano la cassaforte, convinti che ce ne fosse una. Così hanno svegliato moglie e marito che stavano dormendo e li hanno legati. In casa c'era anche il figlio disabile: la sua camera è stata messa a soqquadro ma lui non è stato picchiato. La rabbia dei malviventi è esplosa quando il chirurgo, sorpreso nel sonno e ancora non completamente lucido, ha tardato a rispondere alle domande. Uno dei quatto si è avvicinato alla donna e le ha tagliato il lobo dell'orecchio con una roncola, che aveva trovato nella taverna. Quando i rapinatori hanno scoperto che non c'era alcuna cassaforte, si sono fatti consegnare Bancomat e carte di credito.

Tre di loro, usando l'auto della donna, sono andati a prelevare i soldi in una banca, mentre il quarto teneva la coppia in ostaggio. Quindi sono tornati a prendere il complice e attorno alle 6 sono fuggiti con l'auto del medico. Quando l'uomo è riuscito a liberarsi dalle fascette con cui era stato legato, ha chiesto aiuto al fratello, che abita nella villa accanto. A quel punto è scattato l'allarme. Sul posto sono arrivati gli uomini della squadra mobile di Chieti e del commissariato di Lanciano, che stanno seguendo la pista di una banda dell'Est. La ferita è stata soccorsa e trasportata in ospedale, dove i chirurghi sono intervenuti per ricucirle il lobo dell'orecchio. Anche Martelli è stato ricoverato in osservazione per trauma cranico facciale dovuto ai numerosi pugni ricevuti.

«Arancia meccanica forse fa ridere in confronto a quello che hanno fatto - ha commentato il fratello Alfredo Martelli -. C'era un ragazzo disabile e hanno frugato anche nella sua stanza. Fortunatamente non lo hanno toccato. Non mi sento tranquillo nonostante ho i cani e sono in forze. Non si sente tranquillo nessuno». «Quanto accaduto la scorsa notte è una barbarie che non ha precedenti nel nostro territorio - ha detto il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo -. La brutale violenza con la quale sono stati colpiti due nostri concittadini, nella propria casa, è indegna di un Paese civile e merita la risposta più celere possibile. Ho visitato in ospedale Martelli e la moglie, coppia di coniugi cui sono legato da sentimenti di amicizia e profonda stima».

Una ferma condanna per quanto accaduto è arrivata anche dal ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. «Faremo di tutto per arrestare i colpevoli e farli marcire in galera - ha scritto in un post su Facebook - non si può vivere con la paura anche in casa propria».

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