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Renzi difende i genitori: "Io sono orgoglioso di essere loro figlio"

Renzi a Torino: "Sono orgoglioso di essere loro figlio e ai magistrati dico: noi non vogliamo impunità, immunità, scambi per non andare a processo. Noi non scappiamo come fanno gli altri, vogliamo andare in quell’aula"

Renzi difende i genitori: "Io sono orgoglioso di essere loro figlio"

"Sono orgoglioso e fiero di mio padre e di mia madre, non ho nulla di cui vergognarmi perché conosco i fatti". Così Matteo Renzi nella Sala Gialla stracolma all’Oval Lingotto di Torino torna sui domiciliari dei genitori. "Sono fiero e orgoglioso che mio padre e mia madre vogliano difendersi in un processo. Sono orgoglioso di essere loro figlio e ai magistrati dico: noi non vogliamo impunità, immunità, scambi per non andare a processo. Noi non scappiamo come fanno gli altri, vogliamo andare in quell’aula. Perché lì vedremo chi ha ragione e chi torto".

L'ex premier poi, in merito alla Tav, tuona: "L’analisi costi-benefici, caro Toninelli, l’abbiamo già fatta insieme al Piemonte e ora in nome di un vergognoso voto di scambio Matteo Salvini sta dicendo no alla Tav perché lo hanno aiutato sul caso della Diciotti. E in mezzo a questo voto di scambio ci sta il Piemonte".

L'ex segretario democratico ha puntato il dito poi contro il Movimento 5 Stelle: "Su tutte le partite fondamentali, dall’Ilva al Terzo Valico, il M5S ha cambiato idea; ora hanno trovato l’accordo con la Lega sulla pelle dei cittadini di questo territorio. Se questo referendum di Chiamparino si potrà fare è perché qualcuno dovrà fisicamente venire in Parlamento e cambiare tutto. Così vediamo se la Lega, o come si chiama ora, accetterà di mettere in discussione un’opera cruciale e strategica per sua stessa ammissione da sempre. Io e i parlamentari saremo a fianco di chi chiede alla l’Italia che la Tav non venga bloccata, ma metteremo la parola fine sulla telenovela Tav che sta diventando una barzelletta".

Un accenno anche alle Olimpiadi sfumate: "Questa città nel 2006 ha avuto il coraggio di vincere le Olimpiadi: e ora per responsabilità di un sindaco non all’altezza come Chiara Appendino è riuscita a dire no alla candidatura.

E lei sarebbe quella brava!".

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