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Renzi e i ladri di libertà

Premier non eletto, capo dello Stato scelto da un Parlamento abusivo e leader dell'opposizione agli arresti. Qualcosa non va

Renzi e i ladri di libertà

La nota statista Debora Serracchiani ha commentato ieri con ironia e disprezzo la levata di scudi di Berlusconi contro il pericolo Renzi. «Quasi commovente», ha detto la giovane vice del segretario Pd, nota più per la sua arroganza che per meriti politici. A me «commovente» sembra il tentativo di negare l'evidenza di un sistema finito fuori controllo. Mi spiego. Abbiamo un premier, Renzi, non eletto dai cittadini ma nominato dall'assemblea del suo partito. Per essere più precisi, Renzi per le urne italiche non c'è mai passato, si è fermato a quelle farlocche delle primarie Pd. Uno può dire: dettagli, e che sarà mai, c'era un'emergenza. Giusto, tanto a sorvegliare sulla democrazia c'è il capo dello Stato. Vero, ma sarebbe più vero se a scegliere il nome di Mattarella non fosse stato proprio il premier mai eletto e ad eleggerlo - senza un accordo con l'opposizione - non fosse stato un Parlamento che lo stesso Mattarella, da giudice costituzionale, aveva dichiarato illegittimo.

Riepiloghiamo: premier mai eletto e capo dello Stato eletto da un Parlamento abusivo. Non è bello, ma uno può dire: non formalizziamoci, a garantire la democrazia c'è una maggioranza. Bene, ma se uno va a vedere, questa maggioranza è figlia di una colossale truffa agli elettori. A sostenere il governo di sinistra ci sono infatti politici votati da cittadini di centrodestra (Alfano e soci), da cittadini anticasta (i transfughi grillini), da moderati di centro (i venduti di Monti), da comunisti (gli opportunisti di Vendola).

Riassumendo. Premier non eletto, capo dello Stato eletto da abusivi, maggioranza truffa fatta da traditori. Ci sarebbe da preoccuparsi, ma si può stare tranquilli: in democrazia c'è la libera opposizione che vigila sul rispetto delle regole. E sarebbe così se il suo capo, Silvio Berlusconi, non fosse stato messo agli arresti (al termine di un processo indiziario e in odore di trucco) ed espulso dal Parlamento (applicando illegalmente la legge in modo retroattivo).

Quindi, cara Serracchiani, la situazione sta in questi termini: premier non eletto, capo dello Stato eletto da abusivi, maggioranza che non ha riscontro negli elettori, capo dell'opposizione agli arresti. Che dire. «Commovente» mi sembra debole. Propongo, in alternativa «ladri di libertà» e «banditi della costituzione».

A lei la scelta.

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