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Renzi ha abusato della Rai E l'Agcom bacchetta i vertici

Sotto esame la presenza del premier all'Arena: "Violata la par condicio". Giletti: "No comment". Berlusconi andrà da Fazio, ma il Pd vuole fermarlo

Renzi ha abusato della Rai E l'Agcom bacchetta i vertici

Roma - L'Agcom bacchetta la rete «ammiraglia» della Rai dopo l'intervista a Matteo Renzi, ospite per circa mezz'ora lo scorso 17 maggio all'ultima puntata de L'Arena . E rimarca con una certa durezza la violazione della par condicio per la presenza del premier al talk domenicale condotto da Massimo Giletti, che aveva accolto l'ex sindaco di Firenze con una maglia della Juventus.

Il consiglio dell'Authority che si è riunito ieri pomeriggio, a proposito dell'esposto presentato da Forza Italia sull'intervista a Renzi, ci è andato giù piuttosto pesante. Esprimendo un «fortissimo richiamo a un immediato e rigoroso rispetto» dei principi della par condicio violati dal programma. Non solo per i criteri di scelta dei politici da invitare in trasmissione, ma anche e soprattutto relativamente alle «modalità di conduzione» del programma.

Proprio quelle modalità, tra l'altro, al centro delle feroci polemiche dell'opposizione, seguite all'intervista del premier, e poi confluite nell'esposto all'Authority. Ad aprire le danze era stato già domenica scorsa, subito dopo la fine del programma, il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, parlando in un tweet di «intervista in ginocchio», di «spottone» e di «sprezzante esempio dell'uso privato del servizio pubblico radiotelevisivo da parte del premier Renzi».

E visto l'esito del consiglio di ieri pomeriggio, anche l'Agcom sembra essere d'accordo. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella sua decisione, più che contestare a Giletti e a L'Arena la libertà di invitare il presidente del Consiglio per chiudere la stagione, ha ribadito con forza la necessità di un serio contraddittorio, condizione essenziale soprattutto in piena campagna elettorale. Chiedendo, comunque, anche un riequilibrio delle presenze in tv dei politici di altri schieramenti per ripristinare la par condicio violata. Non un suggerimento, quello dell'Authority, ma un richiamo dispositivo, che in caso di mancato rispetto da parte della rete prevede sanzioni.

E siccome, come detto, quella di domenica era l'ultima puntata del programma di Giletti (che, interpellato dal Giornale , ieri ha preferito non commentare la decisione dell'Agcom), a farsi carico della richiesta di «riequilibrio» politico dovrà dunque essere il palinsesto della rete nel suo complesso.

Chissà se a questo punto fa parte della «nuova geometria» delle ospitate politiche anche la notizia che Silvio Berlusconi parteciperà domenica prossima a Che tempo che fa , su Raitre. È la prima volta che il leader di Forza Italia è ospite del programma di Fabio Fazio, ed è stato proprio il conduttore ad annunciare una «sorpresa» per la prossima puntata con un tweet: «Domenica, per la prima volta, a @chetempochefa, ci sarà un ospite davvero inaspettato...». Ma l'ipotesi di un Berlusconi su Raitre non va giù a Michele Anzaldi, che pure aveva difeso a spada tratta l'intervista di Giletti a Renzi, per poi essere smentito dall'Agcom. Per il parlamentare Pd e segretario della commissione di vigilanza Rai, invece, a mettere a rischio la par condicio sarebbe proprio il leader di Fi da Fazio, tanto che Anzaldi caldeggia un intervento dell'authority per stopparne la presenza al programma di Raitre: «Se fosse confermata, la presenza di Berlusconi a Che tempo che fa configurerebbe una violazione della par condicio. Sarebbe opportuno che l'Agcom si esprimesse preventivamente, visto che mancano pochi giorni al voto».

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