Politica

Renzi sbotta col Pd: "Paragonato a Salvini, ora basta"

Il fondatore di Italia Viva si sfoga: "Fanno la guerra al Matteo sbagliato. Auguri a chi rimane in un Pd che pensa che Leopolda e Papeete siano la stessa cosa"

Renzi sbotta col Pd: "Paragonato a Salvini, ora basta"

Con il passare dei giorni aumentano progressivamente i dissidi tra il Partito democratico e l'ex Matteo Renzi. Dopo il botta e risposta con Andrea Orlando, il fondatore di Italia Viva ha voluto rispondere duramente ai recenti attacchi ricevuti: "Fanno la guerra al Matteo sbagliato. E alla fine spiegano le ragioni della nostra separazione consensuale. Auguri a chi rimane in un Pd che pensa che i due Matteo siano la stessa cosa, che Leopolda e Papeete siano la stessa cosa".

"Non faccio il simpatico"

Sulla sua enews settimanale l'ex presidente del Consiglio ha confessato di non vedere l'ora "che finisca questa fase transitoria di partenza di Italia Viva per tornare alle mie enews in cui parlare anche di altro, non solo di politica italiana". Il leader di IV ha detto che rinuncerà "a fare il simpatico, ma non alla politica", poiché la politica "dovrebbe misurare la serietà, non la simpatia" e dovrebbe premiare "chi risolve i problemi, non chi racconta le barzellette".

Renzi ha poi detto che "c'è tantissimo entusiasmo per la nascita di questa avventura: i comitati sono oltre 2.000 e le richieste di adesione crescono. Giusto dare il tempo che merita alla grande scommessa di un'Italia viva". È stato toccato anche il tema del populismo, colpevole - a suo giudizio - di aver "fatto un danno strutturale alla nostra politica". L'ex Pd infine si è sfogato: "Lanci un'idea e ti accusano di aver lanciato un ultimatum.

Discuti nel merito e ti accusano di voler far polemica".

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