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Da Renzi un siluro ad Alfano: "Ministro di tutto e non prende il 5%"

A Porta a Porta il segretario Pd prende di mira Alfano: "Ministro di tutto non prende il 5% e vuole mettere veti?". La replica di Alfano: "Ci rivedremo in parlamento"

Da Renzi un siluro ad Alfano: "Ministro di tutto e non prende il 5%"

Ormai volano gli stracci in seno alla maggioranza. Il regolamento di conti è iniziato, e Matteo Renzi non si trattiene più. Nel salotto di Porta a Porta il segretario del Pd prende di mira Alfano. "Se sei stato cinque anni al governo, hai fatto il ministro di tutto e non prendi il 5% non è che possiamo fermare tutto". E ancora: "Se io avessi voluto sarei rimasto a palazzo Chigi. Lui mi diceva di restare. Ho impressione che sia più la paura loro di non tornarci. Non è accettabile nel 2017 il veto dei piccoli partiti".

Sull'accordo per la riforma elettorale il segretario del Pd osserva che il proporzionale con sbarramento al 5% "per me è un passo indietro, abbiamo dovuto farlo ma non era la nostra scelta prioritaria. Però - aggiunge - c’è anche un fatto di responsabilità. Se non avessimo colto questa occasione non saremmo stati seri nei confronti dell’Italia".

E sulla possibilità di un accordo con Forza Italia, per un governo di "grossa coalizione", Renzi la prende alla larga: "È evidente che ci può essere la mancanza di una maggioranza, come in Germania. Io spero che gli italiani diano la fiducia al nostro partito, se non sarà così bisognerà vedere i numeri i parlamento". Non esclude a priori un governo allargato ad altre forze non alleate prima del voto. Si limita a dire che si vedrà.

Renzi parla poi del suo partito, ricordando che "nella segreteria per la prima volta non sono entrate le correnti. Le correnti erano già pronte a spartirsi la segreteria e invece noi abbiamo messo persone che non fanno parte di alcuna corrente".

Ma gli italiani quando saranno richiamati alle urne? Si può votare a settembre o ottobre? "Teoricamente sì - dice Renzi - tanto è vero che la Germania vota il 24 settembre e l'Austria l'8 ottobre. Vedo qualcuno che dice, votare è un pericolo, tesi suggestiva".

Dopo qualche ora arriva la piccata resplica di Alfano: "La nostra soglia? Con Matteo ne parleremo in parlamento la prossima legislatura, perché ho l'impressione che ci rivedremo".

La puntata inizia con un siparietto

Renzi si cala nel ruolo di "regista" nello studio di Porta a Porta e chiede a Bruno Vespa di rifare la registrazione del lancio della puntata, perché il padrone di casa scivola sul nome del cantautore Umberto Tozzi, ribattezzato Fausto. "Lo hai chiamato Fausto, è da rifare", avverte Renzi il conduttore del talk show.

Prima perplesso, Vespa si rende poi conto dello scivolone e abbozza: "Abbiamo in studio un ottimo correttore di bozze".

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