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Renzi torna a vendere fumo: "Nel 2016 via Tasi e Imu per tutti"

Dopo la lunga assenza estiva, Renzi torna alla carica rilanciando sul fisco: "Bisogna abbassare le tasse". Ma il sottosegretario Zanetti lo stoppa: "Il taglio della Tasi non è per tutti"

Renzi torna a vendere fumo: "Nel 2016 via Tasi e Imu per tutti"

Slide, video promozionali e promesse. Matteo Renzi torna a vendere fumo agli italiani. "In Italia la tassazione è esagerata e bisogna abbassare le imposte ma per fare questo non basta un anno", si impegna il premier da Pesaro dove ribadisce che abbassare la pressione fiscale restituisce "equità sociale" e che i tagli non vengo fatti "per guadagnare consensi". E assicura che il prossimo anno toglierà "Tasi e Imu per tutti".

"Da qui ai prossimi due anni e mezzo nessuna elezione in vista". Dopo la lunga assenza estiva, Renzi riparte dal Meeting di Comunione e Liberazione e dal Teatro Rossini di Pesaro, scelto come prima tappa di un tour che lo porterà in giro per cento teatro e che servirà soltanto a promuovere il governo. Quella che racconta e racconterà a ripetizione è un'Italia che non esiste. Lo fa prendendo immagini a caso dell'Italia, tutte scelte da internet, e facendolde scorrere con il sottofondo di un "crescendo" rossiniano. "Con tutta la ricchezza che abbiamo - dice - non possiamo permetterci il lusso di perdere tempo in chiacchiere e risse ideologiche". Oltre a promuovere l'Italia, l'obiettivo di Renzi è promuovere Renzi stesso. Dalla lotta anti casta al fisco, dall'emergenza immigrazione alla crisi economica. Un Renzi a tutto campo che rilancia sulle riforme che a settembre entrano nel vivo. "Ci portano mezzo milione di emendamenti? Una risata li seppellirà", afferma guardando ai 600mila emendamenti della Lega Nord al ddl Boschi. "Te c’hai la tigna? Ma noi ce l’abbiamo più di te - attacca il premier - non ci facciamo bloccare dallo spauracchio degli emendamenti. Non ci faremo fermare da qualche cultore del blocco". È in particolar modo con Matteo Salvini che se la prendere. Non gli è andata giù la serrata di tre giorni annunciata dal leader del Carroccio. "Se vuoi cambiare le cose, non blocchi tutto - tuona - sono vent’anni che la bloccate".

Il problema di Renzi è che promette più di quanto non dovrebbe. E le sparate sul fisco fanno saltare sulla sedia i tecnici del ministero dell'Economia. "Va bene il taglio della Tasi sulla prima casa, ma non per tutti - commenta il sottosegretario Enrico Zanetti - deve restare per gli immobili di valore maggiore per finanziare, con 1,2 miliardi, la deducibilità al 100% per le imprese dell’Imu sui capannoni". Il provvedimento sulla casa rientra, infatti, nella manovra da 25-30 miliardi che il governo dovrà approvare nei prossimi mesi. "C'è da lavorare sul fronte delle coperture con tagli di spese e tagli delle agevolazioni fiscali, agendo anche sul miglioramento del conto economico derivante dal corso del debito e ragionando con la Ue sulla flessibilità", spiega Zanetti evidenziando come "una riduzione significativa della pressione fiscale sul comparto immobiliare sia uno degli elementi portanti per ridare ossigeno al Paese, insieme alla prosecuzione dei tagli della pressione fiscale sul lavoro e le imprese". E proprio per alleggerire il carico sulle imprese ritiene importante "dosare le risorse in maniera equilibrata".

Partendo dal presupposto che il taglio della Tasi sulla prima casa ha un costo di 3,4 miliardi e ribadendo di "condividere" la linea tracciata da Renzi, la proposta è quella di "utilizzarne 1,2 miliardi per portare la deducibilità dell’Imu sui capannoni dal reddito di impresa al 100%, destinando i restanti 2,2 alla riduzione della Tasi sulla prima casa: escludendo gli immobili di valore maggiore, il taglio del carico fiscale sulla casa sarebbe comunque pari a due terzi".

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