Cultura e Spettacoli

Resti a casa O ridateci Kevin Spacey

Resti a casa O ridateci Kevin Spacey

No, scusate, fatemi capire: nell'ultimo anno Hollywood ha fatto fuori attori, comici e registi perché accusati di molestie, un grande attore come Kevin Spacey è stato esposto alla gogna mediatica e non lavorerà mai più, mentre ora il problema artistico fondamentale è se Asia Argento possa partecipare o meno a X-Factor? Ma chissenefrega? Il punto è un altro: se a essere denunciato è un uomo viene spazzato via, se a essere denunciata per la stessa cosa è una donna allora è l'uomo che mente e la donna non si può toccare?

Un orrore sessista spacciato per femminista, un anno di gogne mediatiche e caccia alle streghe e processi sommari e zero garantismo, e a parte il caso di Weinstein senza quasi mai processi reali. Sei un attore maschio e sei accusato di molestie? Sei finito, via, prima ancora di verificare le accuse. Era diciassettenne la vittima di Kevin Spacey (per un episodio di trent'anni fa), era diciassettenne la vittima di Asia Argento (alla quale Asia Argento, perché non parlasse, ha versato 350mila dollari, concordati tra avvocati, sebbene lei affermi di averglieli dati solo per aiutarlo, com'è buona). Ma per Kevin Spacey partì un linciaggio mediatico in cui gli si dava del pedofilo, come è successo a Woody Allen perfino dopo essere stato scagionato. In ogni caso Asia Argento non può essere vittima di Weinstein e contemporaneamente anche vittima di chi le muove la stessa accusa che lei ha mosso a Weinstein. Chi la fa l'aspetti.

Di certo non è giusto che chi viene accusato di molestie non debba più lavorare (ma poi perché questa regola vale solo per chi lavora nel cinema e non per un notaio o un agente immobiliare?). Fosse stato così in passato, non avremmo i film di Pier Paolo Pasolini né di Charlie Chaplin né di Roman Polanski (condannato non per molestie ma per stupro, però tutti si mossero per difenderlo, inclusa la stessa Asia Argento che firmò l'appello a favore del regista).

Tuttavia, se fino a oggi si è accettata questa logica perbenista, deve valere anche per Asia Argento, anzi soprattutto per lei. A volerlo dovrebbero essere le femministe: devono essere loro le prime a pretendere che Asia Argento non lavori più, altrimenti che parità tra i sessi è.

Oppure facciamo un affare: Sky riprenda Asia Argento a X Factor, ma in cambio ridateci Kevin Spacey.

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