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Retromarcia Macron, vittoria dei librai della Senna

L'Eliseo rinuncia a spostare i caratteristici "bouquinistes": "Patrimonio vivente della città"

Retromarcia Macron, vittoria dei librai della Senna

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I bouquinistes hanno vinto. Non saranno sfrattati per i prossimi Giochi Olimpici di Parigi. Il presidente Emmanuel Macron si è arreso di fronte alle proteste dei tradizionali venditori di libri delle bancarelle che costeggiano i lungosenna del centro della capitale francesi, che potranno continuare le loro attività durante i quasi due mesi dei Giochi Olimpici (26 luglio-11 agosto) e di quelli Paralimpici (28 agosto-8 settembre). La decisione era stata presa dalla prefettura di polizia di Parigi per presunte «ragioni di sicurezza» e aveva suscitato la violenta reazione dei commercianti e lo sconcerto dell'opinione pubblica, molto affezionata a quelle figure che sono considerate un vero patrimonio immateriale della città fin dal 1859, quando dopo secoli di persecuzioni videro riconosciuto il loro diritto a vendere libri usati nelle «scatole» di metallo abbarbicate sui parapetti del fiume.

La marcia indietro è stata obliterata da Macron in persona che, si legge nel comunicato dell'Eliseo, «ha chiesto al ministro dell'Interno e al prefetto di polizia di Parigi che l'insieme dei bouquinistes siano preservati e che nessun di loro sia costretto a essere spostato per la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici». Cerimonia che per la prima volta nella storia della manifestazione, non si svolgerà in uno stadio ma con una sfilata di barche lungo la Senna.

Un dietrofront talmente netto e inatteso da spiazzare quasi gli stessi bouqinistes. Pascal Corseaux, vicepresidente dell'associazione culturale che rappresenta la categoria, al giornalista del Parisien che lo informa reagisce così: «Me lo dice lei ora. Sono piuttosto sorpreso, eravamo pronti a presentare un ricorso amministrativo».

La decisione costringerà le autorità a rivedere il piano di sicurezza per la cerimonia di apertura e di restringere ulteriormente le misure di accesso del pubblico. Insomma, si salvano i bouquinstes ma si penalizzano gli spettatori di quella che si annuncia come uno dei più suggestivi momenti della storia dei Giochi Olimpici.

Secondo Le Parisien alla cerimonia dovrebbero assistere 300mila spettatori, un terzo dei quali con biglietti a pagamento per i lungosenna bassi, e il resto che si affollerà nei parapetti in alto, posti peraltro gratuiti.

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