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Riace, corteo sotto casa di Mimmo Lucano intona "Bella Ciao": il sindaco saluta col pugno chiuso

In migliaia hanno manifestato a Riace in solidarietà con il sindaco indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Riace, corteo sotto casa di Mimmo Lucano intona "Bella Ciao": il sindaco saluta col pugno chiuso

"Lucano non si arresta, Riace libera". Urlando questo slogan, in migliaia hanno manifestato quest’oggi, sotto la pioggia, in solidarietà con Mimmo Lucano. Il sindaco di Riace è agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Un’accusa che pone più di un dubbio sul modello tanto decantanto di accoglienza e integrazione della cittadina calabrese.

La dimostrazione di oggi ha raccolto una buona partecipazione, di italiani e di immigrati: in piazza e nelle strade – fin sotto casa del primo cittadino – si sono viste bandiere della pace e anche della Cgil. E anche Laura Boldrini. Arrivati fin sotto l’abitazione del sindaco Lucano, le persone in corteo hanno iniziato a intonare "Bella ciao".

E allora Mimmo Lucano, già affacciato alla finestra, ha risposto commosso al canto della sua folla, alzando il pugno chiuso della mano sinistra. Gesto inequivocabile.

Il commento di Salvini

L’evento di oggi pomeriggio non è sfuggito all’attenzione di Matteo Salvini, che ha lanciato una frecciatina sia all’Associazione Nazionale Magistrati che al Quirinale. Ecco, infatti, le parole del responsabile del Viminale: "Qualche migliaio di persone di sinistra (tra cui Laura Boldrini) ha manifestato solidarietà al sindaco di Riace, finito ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Quando scoppiò il caso Diciotti, l'Anm difese il pm tuonando 'basta interferenze', mentre Mattarella ricordò che 'nessuno è al di sopra della legge'.

Ora diranno le stesse cose?".

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